Angelina Jolie si commuove al Campidoglio per parlare di abusi domestici sulle donne

Angelina Jolie si commuove al Campidoglio per parlare di abusi domestici sulle donne

Angelina Jolie ha un cuore grande e non esita a far sentire la sua voce quando lo ritiene necessario. Per tutta la sua vita si è impegnata per cause umanitarie, durante la pandemia ha portato avanti progetti a favore dei bambini più poveri e ha sostenuto le donne vittime di violenza domestica. Ci sono, però, casi in cui l’attivismo e i progetti benefici non bastano, casi in cui è la politica a doversi prendere le sue responsabilità davanti ai cittadini. Così, mercoledì Jolie si è recata a Capitol Hill per portare un messaggio molto chiaro: il Congresso non sta facendo abbastanza per risolvere la violenza di genere.

Come sempre, Angelina è riuscita a veicolare allo stesso tempo autorevolezza ed empatia. Vestita di nero, con sguardo serio e voce ferma ha detto chiaramente ai politici presenti che devono assumersi la responsabilità delle vittime – donne e bambini – di violenza domestica e di genere. “Stando qui, al centro del potere della nostra nazione, posso pensare solo a tutti coloro che sono stati fatti sentire impotenti dai loro aggressori e da un sistema che non li protegge”, ha dichiarato la Jolie all’inizio del suo intervento, “Il silenzio da parte di un Congresso troppo impegnato per rinnovare la legge sulla violenza contro le donne per un decennio, rafforza quel senso di inutilità”. Lo scopo di Jolie, infatti, è quello di spingere il Senato a rinnovare il Violence Against Women Act (VAWA) che, come ha ricordato, fornisce protezioni di base alle persone sopravvissute agli abusi. Il VAWA è stato approvato per la prima volta nel 1994, fissando le norme necessarie per perseguire a livello federale la violenza domestica e i crimini di aggressione sessuale. La legge forniva anche sostegno alle case rifugio e ad altre organizzazioni comunitarie. Insomma, è – con tutte le differenze del caso – l’equivalente del nostro Piano nazionale contro la violenza sulle donne. Dopo essere stato presentato nel 2012, però, il VAWA è scaduto nel 2018 e non è più stato rinnovato.

Angelina Jolie si è commossa parlando delle donne e dei bambini che vivono situazioni di abuso fisico, psicologico e sessuale e che, in questi anni, sono stati dimenticati dalla politica. “Conosco in prima persona cosa succede quando qualcuno di cui ti fidi ti abusa“, ha detto alla folla aggiungendo che “la violenza domestica è normalizzata nel nostro Paese”. Ha anche sottolineato come la mancata azione del Congresso condizioni le vittime facendole sentire senza aiuto né speranza. “Pensi: ‘Immagino che il mio aggressore abbia ragione. Immagino di non valere molto'”, ha detto l’attrice, “Ecco perché l’approvazione di questa legge è uno dei voti più importanti che i senatori statunitensi esprimeranno quest’anno”.

Jolie è stata accompagnata alla conferenza da sua figlia Zahara che ha ringraziato in un post su Instagram: “Sono felice della sua presenza per calmare i miei nervi prima della conferenza stampa di oggi”. Per ora ci sono buone speranze che il Senato giunga presto a un accordo: mercoledì pomeriggio, infatti, dopo l’intervento di Angelina, una coalizione bipartisan ha presentato un accordo per rinnovare il VAWA. Forse qualcosa si sta muovendo.

elle.com

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