Torna la serie tv che ha cambiato la narrazione dei supereroi, con un cast (quasi) tutto nuovo
A volte ritornano. La popolarità che le serie televisive hanno raggiunto negli ultimi anni,ha come effetto (collaterale?) il ritorno alla ribalta di “vecchie” serie, che credevamo finite. La prima a far capolino nel 2017 è Heroes Reborn, che prende le mosse da Heroes, andata in onda tra il 2006 e il 2010. Si tratta di un sequel in 13 episodi con (in parte) nuovi protagonisti, in onda su Premium ACTION, dal 10 febbraio, ogni mercoledì, in prima serata.
Che cosa vedremo
Sono tempi duri per gli umani evoluti. Dopo essere stati accusati di un attentato terroristico, sono costretti a vivere nascondendo le loro capacità paranormali. Tra gli eroi pronti a tornare in azione, ci sono Masi Oka (Hiro Nakamura), H.R.G. (Jack Coleman), e l’Haitiano (Jimmy Jean-Louis), assieme a un nuovo gruppo di supereroi come Luke Collins (Zachary Levi) e Miko Otomo (Kiki Sukezane).
Da sapere
Heroes Reborn, come nella serie madre, procede per volumi e capitoli: ogni puntata corrispondente ad un capitolo e più puntate, non sono necessariamente corrispondenti ad un volume. Le puntate della miniserie, il cui primo capitolo è intitolato come l’ultimo episodio di Heroes, Brave New World, sono parte del volume Awakening. Principale autore e showrunner della serie è Tim Kring.
Il cast
Brilla la nuova stella di Zachary Levi. Mentre a stabilire un legame con Heroes ci pensa Jack Coleman e qualche altro vecchio personaggio in veste di guest star. Tra gli altri interpreti Judith Shekoni, Robbie Kay, Danika Yarosh, Rya Kihlstedt, Henry Zebrowski.
Che cosa hanno scritto
«Come è sempre con Heroes, c’è un po’ troppo in scena. Un po’ troppi personaggi, poteri, e storie per riuscire a tenerne traccia. Ma questo è solo un piccolo svantaggio di una storia forte». (Josh Modell, The A.V. Club).
«Ci sono alcuni effetti speciali ben fatti e un paio di sprazzi di umorismo assai graditi, sebbene poco possano contro il generale senso di presagio che aleggia sulla trama in nome di “salvare il mondo”». (Robert Bianco, USA Today).
Eugenio Spagnuolo, Panorama