“Leo Da Vinci” e l’adolescenza avventurosa di un genio

“Leo Da Vinci” e l’adolescenza avventurosa di un genio

Leo Da Vinci ha i capelli neri e ribelli, gli occhi verdi, i bracciali di cuoio, dei robusti stivali cinghiati ai piedi e un portapenne legato al braccio, sempre a portata di “idea”. È un supereroe moderno che vive a metà del Quattrocento, è un artista, un inventore, un genio, che coltiva il sogno di volare e si diverte a costruire macchinari astrusi, come Botte, una macchina di legno. La vita a Vinci scorre tranquilla e Leo mostra ai suoi amici di sempre, Lorenzo e Lisa – la Monna Lisa – il suo ultimo artefatto: uno scafandro che gli permette di scendere nelle profondità marine fino a 100 piedi, grazie a un tubo per l’aria. Questa invenzione attira l’attenzione di alcuni furbi pirati che vogliono sfruttare il genio di Leo per portare alla luce il tesoro dell’isola di Montecristo. Gli eventi, così, portano il giovane ingegnere e la sua Lisa a mettersi in viaggio per l’isola toscana, insieme ai nuovi compagni di viaggio, i piccoli Agnes e Niccolò, alla volta del tesoro che permetterebbe al padre di Lisa di estinguere il debito che ha con il proprietario terriero della tenuta in cui vive, risparmiando a Lisa – di cui Leo è segretamente innamorato – un matrimonio non voluto con il figlio del padrone. La Firenze del Quattrocento e i paesaggi toscani fanno da sfondo alle avventure di Leo e della sua banda, che alla fine portano a compimento la “missione Monna Lisa” con successo. Dai creatori e produttori di Cuccioli – Il paese del vento e Cuccioli e il codice di Marco Polo, Sergio Manfio e Francesco Manfio, fondatori della casa di produzione di animazione Gruppo Alcuni, Leo Da Vinci. Missione Monna Lisa arriva in sala l’11 gennaio, distribuito da Videa. Realizzato in 3 anni di lavorazione, Leo Da Vinci porta sullo schermo l’adolescenza geniale di uno degli scienziati, pittori e ingegneri più iconici della storia, divisa tra invenzioni, i primi disegni, tra cui la Monna Lisa e L’uomo vitruviano, e le avventure con amici, pirati, squali e delfini. Scritto dal regista Sergio Manfio, con Anna Manfio e Davide Stefanato e co-prodotto da Italia e Polonia (collaborazione che ha valso al personaggio di Niccolò il tipico cappello di Varsavia), Leo Da Vinci è un film di avventura animata in 3D rivolto ai bambini e alle famiglie. Uno dei temi musicali finali, scelto per il momenti clou della missione di Leo, è “Il tempo intorno” di Riki, che si è aggiudicato il triplo disco di Platino dopo essersi fatto notare al talent televisivo di Maria De Filippi, mentre la colonna sonora è di Marco Fedalto, eseguita anche all’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e teatro.

Cinecittànews

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