Nel corso della chiacchierata, l’attrice e regista affronta il tema del suo rapporto con le droghe: “Ho provato un po’ tutto. Ho fumato, ho provato la cocaina, l’eroina, l’MDMA. Ho provato, ma non ho continuato”.
“Con l’eroina ha rischiato”, la incalza la Fagnani. “Ho trovato che fosse incredibile, meraviglioso. Avevo un fidanzato che era eroinomane e che è morto, e da lì ho capito”, confessa l’attrice.
Sul piano professionale, la Fagnani le ricorda le parole della sorella Carla Bruni, che proprio a Belve aveva dichiarato di sentirsi offesa per i numerosi film ispirati alla loro famiglia e per come era stata rappresentata. “Basta, non è sempre facile vedersi utilizzati. Il personaggio interpretato da Golino rappresentava me e mi ha turbato, perché potrei essere io”, aveva detto Carla Bruni. La giornalista chiede a Valeria: “Si è spinta troppo in là nella rappresentazione altrui, in questo caso di Carla?”. Bruni Tedeschi ammette: “Ho ferito delle persone facendo i miei film, e questa è una cosa che mi dispiace realmente, profondamente. Mio fratello non c’è più, però è una cosa di cui mi sento non in colpa, ma mi dispiace. Però so che per fare il mio lavoro ho bisogno della realtà, e poi ho bisogno di poter farne quello che voglio, sennò non posso farlo il mio lavoro”.
“E quando ha messo in scena o scriveva, lei ha pensato che poteva far dispiacere?” domanda la Fagnani. “Delle volte sì, e l’ho fatto lo stesso. Ho immaginato che loro si sarebbero potuti riconoscere e, nonostante questo, per il bisogno di una scena ho superato il dispiacere degli altri. Questo fa parte del nostro lavoro”, risponde Bruni Tedeschi.
A proposito della sua famiglia, l’attrice ha definito in passato l’amore dei suoi genitori “non convenzionale” e vissuto “in modo strambo”. Il riferimento è anche al fatto che lei e Carla Bruni hanno scoperto tardi di avere padri diversi. “Ne parlavate?” domanda la Fagnani. “Non lo sapevamo, era tutto molto nascosto. Non è che si vedevano gli amanti arrivare. Sembrava che tutto fosse normale. L’abbiamo saputo dopo e per me è stato uno shock. L’ho saputo il giorno dei miei 30 anni. Mio padre mi ha detto che aveva un dubbio. Io mangiavo un mandarino. Gli ho detto: ‘A me non importa’. L’ho saputo prima di mia sorella”.
Uno dei momenti più curiosi dell’intervista è quando l’attrice parla di alcune sue superstizioni legate ai numeri e alla scelta dei passi da fare. Bruni Tedeschi regala una risata contagiosa e liberatoria, che il pubblico ha imparato a conoscere e apprezzare.
Infine, l’attrice svela un segreto: per fuggire dall’ansia talvolta esita tra gli insegnamenti del maestro spirituale Thich Nhat Hanh e un ansiolitico. “E alla fine?” chiede la Fagnani. “Prendo tutti e due! Leggo qualche pagina dei suoi libri con un piccolo ansiolitico. È l’ideale”, conclude sorridendo Valeria Bruni Tedeschi.