Oggi, in seconda serata, su Retequattro, secondo appuntamento con le inchieste di Stella Pende e «Confessione Reporter». Un’edizione dedicata al dolore dei più fragili, degli invisibili, di chi ha subito nel silenzio e nello strazio una grande violenza.
La puntata apre il sipario su uno di paesi più piccoli dell’Europa orientale, un paese con un’anima davvero coraggiosa: la Bielorussia.
L’eroica rivoluzione di questa terra contro Lukashenko, un dittatore che regna da 26 anni, mantenendo ancora attivo l’unico ufficio del KGB nel mondo.
Lo scorso agosto il tiranno ha perso le elezioni, vinte da una giovanissima donna, Svetlana Tikhanovskaya. I risultati, truccati per mantenere al potere Lukashenko, hanno spinto, prima a Minsk e poi in tutto il paese, i cittadini ad appassionate manifestazioni per tornare a elezioni libere.
L’ultimo Stalin ha contrattaccato arrestando centinaia di oppositori, poi picchiati e torturati nelle sue carceri. Ma il popolo da quattro mesi non si arrende: ogni fine settimana la bandiera bielorussa vola nelle strade delle città e nei villaggi: una resistenza indomita, di cui sono soprattutto le donne l’anima e il motore.
Queste donne – babuške, ma anche madri, figlie e mogli – sfilano in testa, cantano, affrontano la polizia senza farsi intimidire.
Pende e Magliani propongono le loro storie, per scoprirne dignità e fierezza. Entrambe le giornaliste sono portatrici di un’illusione: quella di condividere e aiutare, per quanto possibile, la battaglia per la democrazia di questo Paese.
In America, il Presidente Eletto Joe Biden ha già invitato Svetlana Tikhanovskaya, ritenuta dai leader occidentali la vera Presidente della Bielorussia: Angela Merkel le ha fatto i complimenti, così come Macron. Perché, si chiedono le due inviate, l’Italia continua a restare immobile e indifferente?
«Confessione Reporter» è un programma di Stella Pende, a cura di Sandra Magliani, realizzato da Videonews.