MEDIASET, IRIS CONTINUA A CRESCERE

MEDIASET, IRIS CONTINUA A CRESCERE

Costa: la ricetta? Ascoltare il pubblico e proporre cose semplici

marco-costaUn ciclo di film con Renato Pozzetto o Carlo Verdone al sabato sera, gli appuntamenti coi western al martedì e l’azione al venerdì, titoli blockbuster alla domenica, e, durante la settimana, le serie dell’A-Team o di Miami Vice tra le 19 e le 21. Potrebbe sembrare il palinsesto di una tv commerciale italiana anni 80.
E invece è quello del canale nativo digitale con gli ascolti più alti della concorrenza nell’autunno 2016, e che, pur essendo partito nel lontano 2007, ha raggiunto il suo record di audience proprio negli ultimi mesi. È Iris di Mediaset: dal 4 settembre al 4 dicembre 2016, in prima serata, ha una media dell’1,78% di share, contro l’1,58% nel 2015 e l’1,39% nel 2014. Il trend, quindi, è in crescita da tempo. Da settembre a dicembre, sempre in prima serata, è davanti a Tv8 (1,71% di share), Real Time (1,37%), Rai Movie (1,35%) e Nove (1,18%), e anche nel singolo mese di novembre conduce la classifica (come già scritto ieri da ItaliaOggi) con l’1,76%, davanti a Tv8 (1,59%) e Real Time (1,38%).
La regina dei canali nativi digitali, in una stagione ipercompetitiva con gli investimenti di Sky su Tv8, di Discovery su Nove e Real Time, di Viacom su Paramount channel, ha costi molto bassi e una ricetta che più chiara non potrebbe: «Ascoltare cosa vuole il pubblico da casa», spiega Marco Costa, direttore dei canali tematici free di Mediaset, «e proporre cose semplici. La tv, alla fin fine, non è così complicata come qualcuno ce la racconta. Certo, noi di Iris abbiamo alle spalle la ricca library di Mediaset, e non vogliamo fare i fenomeni. Tuttavia io alla sera, quando torno a casa e sono stanco e nervoso, un Codice Magnum, un Gli Spietati, o un Aldo, Giovanni e Giacomo me li guardo sempre. Non dico per intero, magari li vedo solo una mezz’ora, mi scarico e rilasso. La tv è questa cosa qui. Evasione, sogno, appuntamento, serialità, abitudine, affezione».
Iris, peraltro, unisce buoni ascolti a costi di budget piuttosto bassi: «Abbiamo un budget adeguato a una mini generalista. Un budget non lontano, lontanissimo da quello di Rete 4», assicura sorridendo Costa, «ma che ad esempio ci consente di viaggiare a una media dell’1,8% con l’A-Team in access prime time». Ovvero, le avventure di Baracus e Hannibal (prodotte tra il 1983 e il 1987) performano meglio della Edicola di Fiorello su Tv8, per dire.
E per le feste di Natale cosa ha in programma Iris? «Abbiamo un 25 dicembre dedicato al noir, con una serie di film di Alfred Hitchcock», conclude Costa, «mentre il 1° gennaio sarà tutto per Alberto Sordi, dal Marchese del Grillo in giù».

di Claudio Plazzotta, Italia Oggi

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