Ultime su “Sotto copertura”. Zagaria contro la Rai, l’assessore Clemente invece ringrazia

Ultime su “Sotto copertura”. Zagaria contro la Rai, l’assessore Clemente invece ringrazia

Lettera dei legali del boss dei Casalesi che hanno annunciato di aver depositato un ricorso cautelare al Tribunale di Roma: falsa la ricostruzione dell’attrazione sessuale nei confronti della ragazzina

Un’immagine della fiction con Alessandro Preziosi, che interpreta Zagaria

Boom di ascolti e di polemiche per la fiction della Rai sul boss dei Casalesi, Michele Zagaria, interpretato da Alessandro Preziosi. A non gradire alcuni passaggi della trasposizione televisiva della latitanza e dell’arresto del camorrista, sono stati proprio il capoclan e la sua famiglia. Che, in una lettera inviata dagli avvocati dello studio Sartoris Lettieri – difensori di Zagaria – al Mattino, hanno segnalato quelle che ritengono «inesattezze e falsità» della serie tv. Annunciando anche di aver depositato un ricorso cautelare al Tribunale di Roma. I legali del boss hanno anche manifestato direttamente alla Rai e alla Lux Vide, produttrice della fiction, le contestazioni sulla sceneggiatura. «Ciò che viene narrato – è scritto nella nota – non è assolutamente realistico e molti sono i particolari inventati dagli sceneggiatori: uno fra tutti, e forse il più grave, quello che dipinge Michele Zagaria come un uomo attratto sessualmente dalla giovane figlia della famiglia che per anni lo ha ospitato; cosa che ha profondamente offeso e disgustato il nostro assistito».

Ma a fare un plauso alla fiction della Rai è Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli e, soprattutto, figlia di Silvia Ruotolo: vittima di camorra, uccisa da proiettili vaganti esplosi da un commando criminale durante un raid per ammazzare un boss.«E’ mia intenzione esprimere la gioia e l’ammirazione provata per la fiction – ha scritto la Clemente in una lettera alla rai – è una pagina bella e interessante del servizio pubblico italiano, che abbiamo sentito alleato e a servizio della battaglia quotidiana di quell’esercito, invero numeroso, di “invisibili” che ha scelto, rispetto alla violenza dei proiettili e del malaffare, di rispondere con la forza della cultura e della consapevolezza, dell’informazione e dell’impegno quotidiano, dei modelli positivi e della denuncia dei falsi mit».

Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera)

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