(Alice Castagnari, thumb La Stampa) Come diceva Totò: signori si nasce. E Rocco Hunt decisamente «lo nacque». Il suo nuovo albumSignorHunt ne è la prova: un lavoro fatto con stile (e tanto cuore). «SignorHunt è un gioco di parole. In dialetto infatti si pronuncia s’ignorant, che significa sei ignorante. È la mia risposta a chi pensa che mi sia montato la testa e sia diventato un SignorHunt, ovvero uno che si sente arrivato già dopo il primo traguardo».
Nel pezzo SignorHunt con Maccio Capatonda il rapper salernitano ironizza proprio sull’italiano medio: quello che gira canale quando in tv parlano dell’emergenza migranti e che si preoccupa solo di avere la segretaria «bona e brava». «Ho visto Italiano Medio di Maccio al cinema e ne sono rimasto folgorato, perché è davvero lo specchio della nostra società. Ho preso ispirazione dal film e ho scritto questo pezzo. È un brano che arriva a tutti, ma non meno serio degli altri».
L’album spazia da canzoni d’amore a pezzi di denuncia, tra omaggi a Bob Marley e collaborazioni agli antipodi (da Enzo Avitabile a J-Ax, da Mario Biondi a Guè Pequeno). Le produzioni sono state curate da Ketra e Takagi, Bassi Maestro e 2nd Roof. Il master del disco, invece, è stato realizzato agli Sterling Studios di New York da Chris Gehringer (che ha lavorato con 50 Cent e Jay -Z). «Andare a New York è stato fantastico. Sono cresciuto con il rap newyorkese e trovarmi nei luoghi frequentati dai miei miti mi ha ispirato moltissimo. Credo che anche i prossimi album avranno un tocco statunitense. È un ottimo metodo per maturare».PRODUZIONI E COLLABORAZIONI
DAL DRAMMA DELL’IMMIGRAZIONE AI CORRIERE DELLA DROGA
Nelle sedici tracce c’è tanta attualità. A cominciare dal dramma dell’immigrazione. «I migranti che arrivano in Europa e iniziano la loro lotta non sono tanto diversi dai nostri nonni, che in passato hanno lasciato l’Italia per trovare fortuna altrove. Penso che sia giusto che il rap parli di questo alle nuove generazioni».
Nel brano Marcos, invece, il rapper racconta dei giovani corrieri della droga. «Per questa traccia ho preso ispirazione da un articolo. Nella maggior parte dei casi i corrieri sono ragazzi che non hanno nulla, quindi è facile colpirli e giudicarli. Lo Stato li condanna, però si dimentica di condannare l’organizzazione da cui prendono ordini. Vogliamo tutti stare meglio, e se lo Stato non offre le opportunità, la criminalità prende piede».
LA STOCCATA A SALVINI
Rocco Hunt (come sempre) non risparmia le critiche alla politica, e per la prima volta lancia una stoccata direttamente al leader della Lega, Matteo Salvini: «J-Ax e Fedez hanno le loro battaglie. E questa è la mia. Credo che Salvini sia falso. Forse qualcuno ha la memoria corta, ma io le sue frasi contro il Sud non le dimentico. Ricordo quando a una festa del Carroccio parlava male dei napoletani. Però appena ha avuto la possibilità di prendere qualche voto in più, ha iniziato ad aprire le porte anche ai meridionali».