Giuliano Graniti è scomparso a soli 36 anni a causa di una rara malattia. A Mesagne, in provincia di Brindisi, si svolge oggi l’ultimo saluto al talentuoso pianista, che aveva incantato il mondo con le sue esibizioni e viveva da molti anni negli Stati Uniti, dove aveva conseguito il dottorato in Arti Musicali.
La sua scomparsa è stata annunciata dal sindaco di Mesagne e presidente della provincia di Brindisi, Toni Mattarelli. “Giuliano Graniti, un uomo straordinario e musicista dal talento eccezionale, non c’è più”, ha espresso con profondo dolore. Ha poi ricordato la cerimonia commemorativa e l’ultima volontà di Graniti: “Mercoledì 9 alle 16, nella Chiesa della Santissima Annunziata di Mesagne, si terranno i funerali. È un momento di grande dolore per la nostra comunità. La sua ultima volontà è stata di richiedere, al posto dei fiori e dei manifesti, una donazione all’Associazione Luca Coscioni“.
La formazione e le performance
Dopo aver conseguito il diploma al Conservatorio di Musica Schipa a Lecce, Giuliano Graniti ha continuato il suo percorso di studi prima a Ferrara in musica da camera, poi in Svizzera dove ha approfondito l’educazione musicale, e infine all’Università di Cincinnati, negli Stati Uniti, dove ha ottenuto un dottorato in Arti musicali. Si è esibito in sale prestigiose di tutto il mondo come il Teatro Comunale di Firenze, il Teatro La Fenice di Venezia, la Ehrbar Saal di Vienna, la Vahdat Hall a Tehran e lo Stelio Molo Auditorium di Lugano.
La malattia
A raccontare la sua malattia è l’amico di famiglia Giancarlo Canuto, che sui social ha scritto: “Ha affrontato, presso l’ospedale ‘San Martino’ di Genova, con un coraggio e una dignità infinita una malattia rara che ha prevalso malgrado momenti di speranza che sembravano prospettare un’altra conclusione. Anche se molto giovane (ha compiuto 36 anni lo scorso 16 settembre) era già a livelli altissimi nella sua carriera straordinaria. Attualmente era Dottore in Arti Musicali presso l’Università di Cincinnati e qui la malattia si è manifestata a poche settimane dal matrimonio con Paniz, anche lei musicista e di nazionalità iraniana, alla quale normativi disumane che ostacolano la libera circolazione delle persone hanno impedito di essere accanto al proprio amato in questo periodo così intenso e doloroso. Tutto ciò in soli 12 mesi”.
Oltre alla moglie Paniz, Giuliano Graniti lascia il padre Carlo, la madre Carla Gerardi e Caterina.