Carolina Marconi e il tumore: “Le protesi al seno forse hanno influito”

Carolina Marconi e il tumore: “Le protesi al seno forse hanno influito”

Carolina Marconi torna a parlare del tumore e in una intervista al settimanale “Gente” confessa: “Le protesi al seno forse hanno influito, fate attenzione”. 

L’ex gieffina insiste sull’importanza della prevenzione, ribadisce il suo desiderio di maternità e sul compagno Alessandro Tulli confessa: “Mi spiace che debba subire tutto questo”.

Le protesi al seno

“Prima di ammalarmi avevo delle protesi al seno – spiega Carolina Marconi – e forse hanno influito anche quelle, cercherò di capire meglio. In ogni caso il mio tumore, che era molto aggressivo ma anche molto piccolo, non si è visto bene subito da mammografia ed eco. C’è voluta una risonanza perché venisse diagnosticato. Per questo dico: ‘Ragazze, se avete delle protesi al seno, siate ancora più attente. E se c’è qualcosa, non accontentatevi del primo parere”.

Carolina e la prevenzione

Carolina insiste sulla prevenzione che salva le vite: “Quando mi hanno trovato un tumore al seno non avevo fatto una prevenzione corretta: c’era il Covid, avrei potuto fare i controlli regolari con mascherina e tutte le precauzioni necessarie, ma ho avuto paura e ho ritardato la mammografia. L’ho fatta a due anni e mezzo dalla precedente: ho scoperto dopo che se l’avessi fatta solo un anno e mezzo prima mi sarei salvata da tumore, chemioterapia, asportazione di 13 linfonodi e mastectomia totale”. 

Il desiderio di maternità

La Marconi non ha mai nascosto il desiderio di diventare mamma. Per questo ha cominciato “un percorso con una terapia ormonale della durata di cinque anni, durante il quale mi hanno indotto una menopausa precoce interrompendo il ciclo, con controlli ogni sei mesi e una tac all’anno… Il controllo di questi giorni era un po’ l’ultima carta: ho un ovulo congelato e se fosse andato tutto bene i medici mi avrebbero consentito di sospendere lo stop al ciclo per due anni per affrontare una gravidanza, e poi riprendere gli ultimi tre anni di terapia ormonale in seguito”.

Il rapporto con il compagno

Carolina dedica bellissime parole al compagno Alessandro Tulli: “Con lui ci guardiamo in faccia senza bisogno di parlare, siamo fiduciosi entrambi, ma a volte la paura ti assale e ti toglie il respiro. Non servono le parole, ci sono momenti in cui è meglio non dire niente. Mi dispiace che anche lui subisca tutto questo, so quanto desideri una famiglia. Il nostro desiderio è avere un bambino, abbiamo anche pensato all’adozione, se finalmente si sbloccherà il tema del diritto all’oblio oncologico…”.

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