L’inaugurazione della statua bronzea della voce dei Soundgarden, morto suicida il 18 maggio 2017, è avvenuta all’ingresso del Museum of Pop Culture. Vicky Cornell: “Volevo rendere eterno il suo contributo alla storia della musica e alle arti, la filantropia. Proprio nella sua città natale, dove tutto è nato”.
È stata svelata la statua di Chris Cornell a Seattle, la città del musicista che si è tolto la vita il 18 maggio 2017, all’età di 52 anni. Era stata commissionata dalla moglie Vicky con la speranza di “riportare a casa” Chris: “Lui è un figlio di Seattle – aveva detto la donna raccontando l’idea – e noi lo riporteremo a casa e lo onoreremo, spero, insieme a tutti voi, il vostro amore e supporto”. E infatti domenica 7 ottobre la statua a grandezza naturale del frontman dei Soundgarden e Audioslave, una delle voci simbolo del grunge degli anni Ottanta, è stata presentata alla città. Si tratta di una statua color bronzo, Cornell ha capelli ricci lunghi, pantaloni, t-shirt e giacca. Una mano tiene il manico della chitarra, l’altra è in alto, aperta, come per un saluto. Parlando al Seattle Times, Vicky Cornell ha detto: “Volevo festeggiarlo e onorarlo, rendere eterno il suo contributo alla storia della musica e alle arti, la filantropia. Proprio nella sua città natale, dove tutto è nato. Una città davvero unica, per lui ma anche per me: sento come se sia stata questa città a spingerlo a creare ciò che avrebbe influenzato la musica popolare per sempre”.La statua si trova di fronte al Museum of Pop Culture (MoPOP) di Seattle, un posto scelto dalla vedova di Chris Cornell tutt’altro che casualmente: “Come artista, mio marito non è stato solo una delle più grandi voci della storia del rock ma anche uno dei più grandi e più prolifici poeti del suo tempo. Non potevo che donare questa statua al MoPOP”. Secondo Vicky Cornell, il Museo prprio come Chris “raggiunge un pubblico di generazioni diverse e questo è il luogo perfetto dove le persone vicine e lontane possono riunirsi non solo per sostenere il museo e le sue attività, ma anche per celebrare l’eredità che mio marito ha lasciato, non solo a Seattle ma in tutto il mondo”. Il mese scorso è stata annunciata anche l’uscita di un box antologico entro la fine dell’anno. La raccolta conterrà 62 tracce, ci saranno sia brani da solista di Chris Cornell che canzoni dei Soundgarden, degli Audioslave e dei Temple of the Dog, la band di cui il musicista ha fatto parte per qualche tempo nei primi anni Novanta.
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