Domani ritorna, su Rai3, “Presa diretta”

Domani ritorna, su Rai3, “Presa diretta”

A Presa diretta uno straordinario ed esclusivo viaggio in Artico, il luogo più fragile del pianeta che già oggi è a rischio a causa del riscaldamento globale. Perderlo significherebbe un’accelerazione irreversibile delle mutazioni climatiche. Al centro della seconda puntata di Presa diretta, il cambiamento climatico e le sue terribili conseguenze, entrate ormai con prepotenza nelle nostre vite. Questa estate intere zone del pianeta hanno vissuto condizioni climatiche estreme, incendi, alluvioni, siccità e bombe d’acqua. Dal Giappone alla Scandinavia, Italia compresa. Le telecamere di Presa diretta hanno potuto seguire lo straordinario lavoro degli scienziati italiani della base artica del Cnr per vedere da vicino gli effetti amplificati del global warming. In Artico glaciologi, climatologi, fisici dell’atmosfera e chimici, studiano da più di vent’anni il clima che sta drammaticamente cambiando. L’artico non funziona più da regolatore termico e la temperatura ormai aumenta alla velocità di 3 gradi ogni 10 anni. Come mai dalla Conferenza sul clima di Parigi del 2015, dove 195 paesi hanno siglato un accordo vincolante per limitare l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi centigradi a oggi, la temperatura del pianeta continua ad aumentare? Cosa c’è che non va in quell’accordo? Presa diretta è andata a vedere quale partita mondiale si è accesa sulle ricchezze naturali dell’Artico, che con le sue risorse minerarie ed energetiche purtroppo fa gola a molti. L’Artico è sotto attacco e rischia di scomparire. Con quali conseguenze per il nostro pianeta? “Caldo artico” è un racconto di Riccardo Iacona con Alessandro Macina, Fabrizio Lazzaretti.

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