di ARIANNA FINOS
Sì, i tempi stanno cambiando davvero a Hollywood. Al critico di Variety Owen Gleiberman il commento sull'”irriconoscibile” aspetto di Renée Zelwegger, scritto dopo aver visto appena il trailer del nuovo Bridget Jones – “Se non sembra più se stessa è diventata un’attrice diversa?”- doveva essere sembrata un’operazione alla “ti piace vincere facile”. E invece blogger, attrici, lettrici, hanno travolto di critiche, accuse e ironie il giornalista della storica testata, che si è ben guardato da ogni replica. A guidare la reazione Rose McGowan, già interprete del televisivo Streghe e di Planet Terror di Robert Rodriguez e oggi regista e attivista per i diriritti delle donne, ha affidato una lunga riflessione all’Hollywood reporter, descrivendo la posizione di Gleiberman “indifendibile”.
“Renèe Zelwegger è un essere umano con sentimenti, una vita, con amore, trionfi e battaglie proprio come ciascuno di noi. Come osi usarla come un punching bag nel tuo tentativo sbagliato di farti notare nel tuo nuovo lavoro? Come osi bullizzare una donna che non ha fatto altro che cercare di intrattenere gente come te? Il suo crimine, per te, è quello di invecchiare in un modo in cui tu non approvi. Chi sei tu per approvare qualcosa? Quel che fai è vile, dannoso, stupido e crudele. Che sostiene le opinioni dei maschi bianchi privilegiati”.
L’attrice racconta che nella vita ha dovuto subire molti abusi psicologici da parte degli addetti ai lavori dell’industria losangelina solo perchè era una donna. E sottolinea “ogni studio o collega che ha avuto profitti economici dal lavoro di Renée dovrebbe difenderla e denunciare comportamenti di questo tipo che hanno effetti negativi anche sulla società”.
Essere (o non) Renée Zelwegger. “Guardando il trailer non potevo che fissare l’attrice e pensare; non sembra Reneée Zelwllweger. Ho pensato, non sembra Bridget Jones! E purtroppo questo era ancora più importante. Le celebrità, come ognuno di noi, hanno il diritto di aparire come vogliono ma i personaggi che interpretano diventano parte di noi. E improfvvosamente ho sentito come se mi avessero portato via qualcosa”.
Nessuno in effetti si è sognato di prendere il trailer dell’ultimo film di Rourke, Ashby per fare confronti con quanto era bello in A cena con gli amici . “Ha continuato la sua carriera ed è stato candidato a un Oscar per The Wrestler, perchè, come la Zelwegger, è un attore di talento e non solo una faccia e un corpo. Proprio come la Zellweger”.
La parabola di Rose. Attrice, cantante, regista, blogger. Rose McGowan è figlia due artisti americani che trascorre l’infanzia a Certaldo, in Italia, nei Bambini di Dio. Poi la famiglia fugge, viaggia per l’Europa e quando la coppia divorzia, Rose si trasferisce in Canada e poi negli Stati Uniti dove vive a Seattle con il padre. Ma a quindici anni è già indipendente. Debutta a 17 anni nel film Il mio amico scongelato, poi attira l’attenzione dei critici cone la commedia The Doom Generation. Seguono i film indipendenti, Vivere fino in fondo, Phantoms, Amiche cattive. Nel 2001 entra nel cast ella popolare serie tv Streghe, nel 2007 viene scelta nel doppio capitolo cinematografico Grindhouse di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. In A prova di morte è l’ingemnua Pam, in Planet Terror la spogliarllista Cherry.
È legata per un periodo al regista Robert Rodriguez e nel 2007 viene ferita in un incidente stradale, subendo un intervento di chirurgia plastica al viso. ha poi un arelazione lunga con il musicista Marilyn Manson e si sposa nel 2014 a Los Angeles con l’artista visivo Davey Detail. Oltre a girare film e serie tv (in C’era una volta della ABC è Cora, la regina di cuore) nel 2015 debutta come cantante con il singolo RM486. In una intervista dichiara: “Ho realizzato che ho sempre odiato recitare. Sono gli uomini che scrivono le sceneggaire e per quindici anni ho dato voce a pensieri maschili”. E così ha iniziato una nuova carriera, da regista e soprattutto da blogger seguita e sostenuta da legioni di donne che l’affiancano nella sua battaglia per la parità di genere a Hollywood.