Ai due film quattro riconoscimenti ex aequo nella 30esima edizione dei premi al cinema italiano. Vincono anche “Un bacio” di Cotroneo, “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi, Mastandrea per “Non essere cattivo”. A Lino Banfi il Superciak, premio alla carriera
Un parterre d’eccellenza per un’occasione tutta da celebrare. I Ciak d’Oro, premi al cinema italiano, festeggiano i loro primi trent’anni (la prima edizione nel 1986) con alcuni degli attori e autori più significativi del cinema italiano. Stasera cerimonia di consegna dei riconoscimenti ideati da Ciak, il magazine diretto da Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma: trionfano la commedia, il film di genere e il rinnovamento generazionale con Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.
I Ciak d’Oro prendono in considerazione i film usciti tra il primo maggio 2015 e il 30 aprile 2016, e in questa edizione i risultati vedono un ex aequo tra Perfetti sconosciuti e Lo chiamavano Jeeg Robot, che conquistano i lettori del mensile (invitati a votare) e la giuria dei 100 critici, aggiudicandosi quattro premi ciascuno. Alla commedia di Paolo Genovese, campione d’incassi della stagione, vanno i riconoscimenti come Miglior film, Migliore attore protagonista a Marco Giallini, Migliore sceneggiatura (Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello), Migliore canzone originale (Fiorella Mannoia, Bungaro e Cesare Chiodo). All’altro fenomeno della stagione cinematografica, Lo chiamavano Jeeg Robot, vanno i Ciak d’Oro per il Migliore attore non protagonista a Luca Marinelli, la Migliore colonna sonora (Michele Braga e Gabriele Mainetti), il Miglior manifesto (Daniele Moretti per Big Jellyfish) e la Migliore opera prima.
Nell’anno delle unioni civili, Sabrina Ferilli è la Migliore attrice protagonista per l’interpretazione di Marina in Io e lei di Maria Sole Tognazzi, con Margherita Buy, commedia sulla normalità di una coppia omosessuale. Mentre il Ciak – Alice Giovani, nato dalla collaborazione del magazine con Alice nella Città, sezione indipendente e autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma, dedicato alle migliori pellicole italiane rivolte al mondo dei ragazzi, viene assegnato a Un bacio di Ivan Cotroneo, un film che parla di adolescenza, bullismo e omofobia. Superciak d’Oro a Lino Banfi, icona della comicità italiana. Un riconoscimento che apre di fatto i festeggiamenti per gli 80 anni che l’attore compirà il prossimo 11 luglio.
Valerio Mastandrea per Kimera Film, con Rai Cinema e Taodue si aggiudicano il Ciak d’Oro al Miglior produttore per Non essere cattivo di Claudio Caligari. Greta Scarano e Alessandro Borghi (premiato anche per Non essere cattivo) sono le rivelazioni dell’anno per il film Suburra. A Sonia Bergamasco il Ciak d’oro come Migliore attrice non protagonista per Quo vado?, la commedia campione d’incassi con Checco Zalone.
Repubblica