Il rapper americano Macklemore ha preso posizione sul conflitto in Medio Oriente pubblicando sui social “Hind’s Hall“, una canzone dedicata alle proteste degli studenti universitari negli Stati Uniti che chiedono il cessate il fuoco a Gaza. Tutti i proventi del brano saranno devoluti all’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. In “Hind’s Hall”, Macklemore rivendica il diritto di protestare e chiedere la pace, mentre attacca apertamente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e si schiera contro il dissing nel mondo del rap, dichiarando: “Io voglio un cessate il fuoco – dice Macklemore -, me ne fotto della risposta di Drake”.
Questa presa di posizione è stata accolta con plauso da figure come Tom Morello, che ha definito la canzone “la canzone più Rage Against the Machine dai tempi dei Rage Against the Machine”. Il titolo del brano, “Hind’s Hall”, si riferisce alla Hamilton Hall della Columbia University di New York, occupata dai manifestanti filopalestinesi e poi sgomberata dalla polizia, ribattezzata così in memoria di Hind Rajab, una bambina palestinese morta a Gaza a causa di un raid dell’esercito israeliano. La registrazione della telefonata della bimba fatta alla madre poco prima di morire è diventata un simbolo degli orrori della guerra.
Il testo di “Hind’s Hall” è diretto e chiaro, affrontando argomenti come le violenze della polizia, il ban imposto a TikTok e gli artisti che scelgono di non prendere posizione. Macklemore cita anche l’iconico brano “Fuck tha Police” degli NWA, ribadendo il suo sostegno alla lotta contro le ingiustizie. Inoltre, affronta il tema dell’antisemitismo, sottolineando la solidarietà di molti ebrei alla causa palestinese.
Questa canzone rappresenta quindi un’importante presa di posizione nel mondo della musica, rompendo il silenzio su un tema delicato e sollevando questioni cruciali riguardanti la libertà di espressione e la pace nel Medio Oriente.