Roberto Sergio ha intenzione di aprire un procedimento disciplinare nei confronti di Serena Bortone. È quanto ha dichiarato lo stesso Amministratore delegato RAI in Commissione di Vigilanza alla Camera dei Deputati.
“Sulla vicenda Scurati, non è stata vietata né la partecipazione dell’ospite né la lettura del monologo”, ha detto Sergio. “Mai è stata impedita né la partecipazione né la lettura del monologo che poi è stato rappresentato dalla signora Bortone in trasmissione. Questi sono i fatti. È stato contestato a Bortone, come avvenuto in analoghi casi, il post pubblicato sui social in violazione della normativa della policy aziendale: ci sono regole che devono essere rispettate da tutti i dipendenti. La normativa vieta di rilasciare dichiarazioni pubbliche su attività, notizie o fatti aziendali”.
Si tratta di un “atto dovuto”, dunque, in quanto “la vicenda ha creato un danno reputazionale alla Rai. “Siamo un’azienda e ci sono delle regole che devono essere rispettate da tutti, sia giornalisti che non giornalisti”.
Dal canto suo, Serena Bortone avrà cinque giorni per spiegare l’accaduto. Nel corso della conferenza stampa Usigrai di martedì 7 maggio, la giornalista ha dichiarato di sentirsi tranquilla, in quanto aveva fatto solo il suo dovere.
Le opinioni di Usigrai
“E così l’ha fatto: Roberto Sergio, l’uomo che da dirigente Rai, direttore della radiofonia attaccava pubblicamente sui social il Giornale Radio Rai, ora da Amministratore delegato fustiga a colpi di procedimenti disciplinari chi, anche attraverso i social difende la propria libertà e professionalità da un sistema di controllo “asfissiante” sul lavoro dei giornalisti della Rai. I provvedimenti annunciati sulla vicenda Scurati sono dunque arrivati ma alla persona sbagliata. Il procedimento disciplinare aperto contro Serena Bortone è inaccettabile. Anche basta”. Lo dice all’ANSA Daniele Macheda, segretario Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai.