La rivelazione della moglie dell’ex calciatore inglese in occasione della mostra Vogue 100: A century of style
Una cantante a cui non viene chiesto di cantare. Potrebbe sembrare un paradosso, eppure – stando alle sue ultime dichiarazioni– si tratta dell’immagine che Victoria Beckham userebbe per definire la sua carriera nelle Spice Girls. Dal momento che «spesso», durante i live con le sue ex colleghe, il suo microfono veniva lasciato appositamente spento. «Di solito lo staccavano. Preferivano che a cantare realmente fossero le altre ragazze», ha dichiarato l’ex Posh Spice a Claudia Winkleman, organizzatrice della mostra Vogue 100: A century of style , presso la National Portrait Gallery di Londra. Per poi aggiungere: «Fortunatamente il mio microfono adesso va bene». A 15 anni dallo scioglimento della più grande girl band britannica di sempre, la 42enne moglie di David Beckham è tornata a parlare della sua vita all’interno delle Spice Girls. E ne ha rivelato dei particolare inediti: «Quando le ragazze si divertivano, saltavano e ballavano sui tavoli, io ero quella che controllava che il tavolo non crollasse». Ha dichiarato di essersi sempre sentita più riservata delle altre, «la razionale del gruppo», aggiungendo di non essere mai stata «davvero a mio agio sul palco». Dichiarazioni che, in un certo senso, confermano quelle rilasciate da Simon Fuller, ex manager della band e attuale agente di Victoria, qualche giorno fa. Quando aveva parlato di una Victoria «costantemente a disagio sul palco» tant’è che le aveva consigliato di «entrare nella moda e diventare una stilista». Un consiglio azzeccato dal momento che – a oggi – la sua società vale centinaia di milioni di dollari.
La Stampa