GUCCI SCEGLIE LE SFILATE UNISEX

GUCCI SCEGLIE LE SFILATE UNISEX

gucciLa rivoluzione è iniziata e Gucci è il suo alfiere: il brand del gruppo Kering, infatti, sarà il primo a unificare in una sola sfilata le collezioni uomo e donna. La notizia, annunciata ieri dal presidente e ceo di Gucci Marco Bizzarri nel corso della Luxury Conference dell’International New York Times a Versailles, è in realtà un’ufficializzazione di un trend sperimentato in più occasioni dallo stesso direttore creativo Alessandro Michele, e seguito già da alcune stagioni anche da Prada, Givenchy, Chanel e Giorgio Armani, fra gli altri. La prima sfilata “bi-gender” (per alcuni letta anche come un passo avanti sulla via della parità dei sessi) sarà organizzata il prossimo anno a Milano, nella sede di Gucci in via Mecenate 79: «Alessandro Michele ha da sempre presentato le sue collezioni uomo e donna contemporaneamente, quindi non è altro che un’evoluzione molto naturale – ha spiegato Bizzarri –. Optare per un’unica sfilata per ogni stagione semplificherà molti aspetti del nostro business. Mantenere due calendari distinti e separati è più il risultato di un retaggio della tradizione che una scelta pratica». Da parte sua, Michele ha spiegato che «è un fatto naturale presentare le mie collezioni uomo e donna insieme. È esattamente come vedo il mondo oggi. Non sarà necessariamente un percorso facile, ma sono certo che questa scelta mi permetterà di raccontare in modo diverso il mio story telling». A fronte di questo epocale cambiamento, Gucci rifiuta invece l’innovazione del “buy now, see now”, già sposata da Burberry, Tom Ford e da Prada per due modelli di borse: «Con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il sistema italiano della moda, lavoreremo a stretto contatto con la Camera nazionale della moda per definire insieme un calendario che permetta di mantenere i tempi del “see now, buy later” per le nostre sfilate, indispensabili per valorizzare al massimo sia il processo creativo che quello produttivo, per i quali i tempi di esecuzione restano fondamentali», ha concluso Bizzarri.

Il Sole 24 Ore

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