Un album rabbioso, sincero, un po’ rivoluzionario, “ma anche benedetto”. “Figli di nessuno” è il decimo album di inediti di Fabrizio Moro, in uscita il 12 aprile per Sony Music. “I figli di nessuno – racconta il cantautore romano – sono quelli un po’ abbandonati a se stessi che nella vita per realizzare un’idea hanno messo tanto impegno, tanta rabbia, tanta forza perché non hanno mai avuto la mano tesa da nessuno. E’ un disco incazzato perché c’è l’anima del marciapiede che mi porto sempre dietro, anche a 44 anni.
Nonostante io sia riuscito a fare quello che volevo fare”. Il disco è arrivato “nel momento in cui io non avevo più le forze: venivo da 2 album di fila, da due festival di fila, dalla vittoria con Ermal, 120 concerti in due anni. Il momento peggiore e mi chiedevo come avrei fatto. Invece c’è stata come una mano invisibile a guidarmi. Per questo dico che è un album benedetto”. La fede, aggiunge, “mi ha sempre salvato. La fede nella vita, in un’idea, in una canzone”. A ottobre 4 live nei palasport.
ANSA