DAL “BACIO” DELLA FICTION ALLE “FAKE NEWS” A DOGLIANI LA TELEVISIONE RACCONTA SE STESSA

DAL “BACIO” DELLA FICTION ALLE “FAKE NEWS” A DOGLIANI LA TELEVISIONE RACCONTA SE STESSA

Il «Festival della Tv e dei nuovi media» dal 4 al 7 maggio

«La tv era data per morta, invece probabilmente si era solo “addormentata”». E quasi fosse una favola, la televisione generalista ha riaperto gli occhi grazie al «bacio» della fiction: è una delle visioni proposte dal «Festival della Tv e dei nuovi media» a Dogliani, dal 4 al 7 maggio, e che questa volta nelle due piazze del paese langarolo allargherà dibattiti e riflessioni sul tema delle «Frontiere».
«Non potevamo che proseguire il filo rosso aperto l’anno scorso con i confronti sulla Brexit e le future elezioni di Trump e ora in attesa del voto in Francia», dice Federica Mariani, direttore del festival, un progetto alla sesta edizione realizzato con Simona Arpellino. Dunque «confini» fisici e ideali per discutere dei contenuti della televisione del futuro, «non più fruita solo attraverso il piccolo schermo – ha aggiunto Alessandra Comazzi, critico televisivo de La Stampa e conduttrice di numerosi incontri in calendario – ma anche attraverso altri strumenti, come i tablet e gli iPhone». Una tv in buona salute proprio grazie a «Il Rinascimento della fiction italiana», come titola uno degli incontri a cui interverrà Ricky Tognazzi e che, potendo contare sul miglior esordio di stagione degli ultimi 10 anni dei prodotti di Rai Fiction, porta al festival I Fantasmi di Porto Palo con il protagonista Beppe Fiorello.
A raccontare la sua vita televisiva, scorrendo una carriera lunga 25 anni, ci sarà Fabio Fazio, a cui risponderà idealmente Linus, che rivedrà a ritroso le sue 40 stagioni radiofoniche.
Altro tema sostanziale e traccia di numerosi dibattiti saranno le «fake news», le bufale dell’informazione su cui si domanderanno «Quale il ruolo dei media?» Marco Pratellesi, Vincenzo Morgante, Luigi Contu, Lirio Abbate e Paolo Pagliaro. Non mancherà il «Faccia a faccia» di Giovanni Minoli, per quanto ancora non sia stato svelato l’ospite, mentre dialogheranno su «Le ragioni del populismo» i direttori Maurizio Molinari, Mario Calabresi, Luciano Fontana, Claudio Cerasa e Enrico Mentana.
Il festival sarà aperto dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, insieme all’editore Carlo De Benedetti e a Ferruccio De Bortoli, e vedrà anche la presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, per parlare di «Digital education» con Lilli Gruber. Attualità a 360 gradi osservata attraverso «Il Futuro del Mediterraneo» con gli interventi di Gad Lerner e Lucia Annunziata, e a stemperare i il punto di vista la comicità di Ficarra e Picone.

La Stampa

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