In un’intervista a Vogue America la supermodella e attrice ha rivelato di aver seguito un percorso di riabilitazione, iniziato dopo gli scatti dei paparazzi che lo scorso settembre l’hanno immortalata in stato confusionale in un aeroporto di Los Angeles: “La tua vita può cambiare, se ti concedi un’opportunità di essere davvero chi sei”
“Tutto quello che sapevo, era che se avessi continuato a percorrere la strada che stavo percorrendo, sarei morta o avrei fatto qualcosa di davvero, davvero stupido. E penso che sia stato davvero spaventoso”. In un’intervista rilasciata a Vogue America Cara Delevingne ha rivelato di aver seguito un percorso di riabilitazione, iniziato dopo gli scatti dei paparazzi che lo scorso settembre l’hanno immortalata in stato confusionale all’aeroporto Van Nuys di Los Angeles, e di essere ormai sobria da quattro mesi. Le fotografie, che avevano allarmato amici e fan, hanno infatti innescato in Delevingne un meccanismo di consapevolezza sulla dipendenza da sostanze: “Non puoi scappare dalle cose che accadono nella tua vita, e quello era tutto quello che volevo fare: semplicemente fare finta che non esistessero. Perché sarebbe più facile, giusto? No, è peggio perché ti raggiungeranno. Succede sempre. Non volevo affrontare nulla”. L’intenso periodo vissuto lo scorso anno, ricco di lavoro sulla docu-serie Planet Sex, segnato dalla morte della nonna e straripante di vita sociale, è culminato nelle celebrazioni estive del trentesimo compleanno tra l’isola di Ibiza e il festival Burning Man, in Nevada. Proprio lì Delevingne ha riportato svariati lividi, perché “c’è una sensazione di essere invincibile quando faccio uso di droghe. Mi metto in pericolo in quei momenti perché non mi importa della mia vita”, e così “mi arrampicavo su qualsiasi cosa e saltavo giù dalle cose… sembrava selvaggio. È una cosa spaventosa per le persone attorno a te che ti amano”.
LA GUARIGIONE
Delevingne ha percepito la necessità di intraprendere un percorso di guarigione, ma ha scartato le soluzioni temporanee: “Prima ero sempre per la soluzione rapida della guarigione, andare a un ritiro a settimana o a un corso per i traumi, diciamo, e questo mi ha aiutata per un minuto, ma non è mai arrivato al nocciolo, alle questioni più profonde”. Pertanto, “il trattamento è stata la cosa migliore. Era qualcosa di cui ho sempre avuto davvero paura“, ma “la comunità ha fatto una grande differenza. L’opposto di dipendenza è connessione”. L’attrice ha così affrontato un passato fatto di dipendenze, a partire dal primo eccesso di alcol durante un matrimonio quando aveva solo sette anni, e di storie familiari connesse all’abuso di sostanze, come quella della madre: “Per molto tempo, non mi sono davvero messa nei suoi panni. Avevo solo bisogno di qualcuno con cui arrabbiarmi, ed ero arrabbiata con lei, ma non era colpa sua… il modo in cui quella dipendenza ha portato via mia madre da me è stato brutale, ed è stato brutale anche per lei”. Delevingne ha infine riconosciuto di avere “una vita meravigliosa” che, però, “a volte non coincide con il modo in cui tu percepisci te stesso”. In ogni caso, “la tua vita può cambiare, se ti concedi un’opportunità di essere davvero chi sei e di stare in quella situazione scomoda, perché, mio Dio, è scomoda! Ma migliora – e ne vale la pena”.