Russell Crowe ha portato la sua musica a Sanremo, esibendosi nell’inedita versione di crooner con la canzone “Let the light shine” in collaborazione con Marcia Hines, accompagnato dalla sua band. Dopo l’esibizione, l’attore neozelandese ha conversato con Amadeus, rispondendo a una domanda su quanto sia facile per lui entrare e uscire dai panni dei suoi personaggi. Crowe ha spiegato che quando era più giovane, era più complicato uscire dal personaggio, ma con l’esperienza ha imparato a proteggersi e a separare la sua vita personale da quella professionale.
“Siamo felici che tu sia qui, un piacere infinito, l’affetto del pubblico, tu per noi sei una leggenda”. Con queste parole Amadeus accoglie l’attore Russell Crowe, poi gli domanda: “Quando esci dai panni dell’attore è facile per te o ti porti un po’ dei personaggi che interpreti dentro di te?”. L’interprete del Gladiatore risponde: “Quando ero più giovane era più complicato uscire dal personaggio, il lavoro ce lo portiamo a casa, se ci appassiona. Quando siamo più grandi riusciamo a proteggerci, questa è esperienza”. Poi Ama gli fa pronunciare in italiano la famosa frase: ”Al mio segnale scatenate l’inferno”.
Anche Russel Crowe entra nel caso John Travolta e lo fa strappando una risata. Succede quando Teresa Mannino parla di un antenato dell’attore di origini italiane spiegando che non si direbbe visto che non ha un nome che riveli queste radici come lo ha, per esempio, Leonardo Di Caprio, Coppola, De Niro… “O come Travolta!” suggerisce Russel mimando anche il celeberrimo ballo del qua qua, suscitando l’ilarità di tutti, Amadeus compreso.