Michael Jackson, gli eredi trattano la vendita del catalogo

Michael Jackson, gli eredi trattano la vendita del catalogo

Il magazine dello spettacolo “Variety” stima l’affare tra gli 800 e i 900 miliardi di dollari, il record di sempre

Gli eredi di Michael Jackson trattano la vendita del catalogo. I familiari del “re del pop”, al sesto posto nella classifica di “Forbes” 2022 dei “ricchi dalla tomba”, sono vicini a cedere alla Sony la metà dei loro diritti. Secondo “Variety” l’affare si aggirerebbe tra gli 800 e i 900 milioni di dollari. Il magazine dello spettacolo cita ben tre fonti a conoscenza delle trattative.

Il pacchetto stavolta comprenderebbe, oltre ai testi delle canzoni e della musica registrata, anche lo show di Broadway “MJ: The Musical” e l’imminente e controverso film biografico “Michael”. Il tutto in cambio di una cifra che, una volta finalizzata l’intesa, rappresenterebbe un record nel mercato ancora in boom dei cataloghi musicali. Le trattative sono ancora in corso: secondo il sito di gossip Tmz, il diavolo sta nei dettagli, e in particolare nel livello di controllo che gli eredi Jackson avranno sul materiale una volta ceduto il 50% delle loro quote per una somma finora da Guinness.

Michael Jackson è morto nel 2009 a 50 anni. Con la Sony, l’etichetta storica del cantante e che già è legata agli eredi da un’intesa da 250 milioni di dollari stipulata nel 2010, sarebbe in gioco un partner finanziario che non viene identificato: secondo “Variety” i sospetti cadono su Eldridge Industries, che si alleò con Sony per acquistare il catalogo di Bruce Springsteen per 600 milioni di dollari e ha poi comprato quello dei Killers precedente al 2020, oppure Shamrock, che di recente si è accaparrata con Universal Music il catalogo di Dr. Dre e nel 2020 ha comprato i diritti sui primi sei album di Taylor Swift dall’ex manager Scooter Braun.

Sony, oltre ai diritti sulla musica di “The Boss”, ha quelli sulle registrazioni di Bob Dylan, pagate 150-200 milioni di dollari mentre il lato editoriale del catalogo è andato a Universal Music per quasi 400 milioni. Vendere il proprio catalogo in passato era considerato un peccato mortale per un musicista, ma con Dylan che nel 2020 ha dato il via, altri artisti vecchi e giovani sono saliti sul treno: tra questi Justin Bieber che in cambio ha ottenuto 200 milioni di dollari dalla società Hipgnosis Songs Capital, la stessa che ha acquistato i cataloghi di Shakira, Justin Timberlake e Neil Young: quest’ultimo al 50% e con una clausola importante, nulla di quanto da lui composto avrebbe potuto essere usato in pubblicità.

Tra i “ricchi dalla tomba” ha venduto nel gennaio 2022 David Bowie: Warner Chappell ha pagato 250 milioni di dollari agli eredi del “Duca Bianco” per sei decenni di brani tra cui Heroes, Changes, Ziggy Stardust” e centinaia di altri da 27 album compreso il postumo Toy che hanno cambiato per sempre il corso della musica moderna.

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