Leo Gullotta, Francesco Calogero e Francesco Alò compongono il Comitato artistico del Taormina FilmFest in programma dal 28 giugno al 4 luglio 2020. Il concorso internazionale torna alle origini con le opere prime e seconde e rivede insieme Taormina Film Fest e Videobank Spa – azienda leader nelle telecomunicazioni e nel broadcasting video – per il prossimo triennio, sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia e dell’assessorato regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo. La 66esima edizione sarà diretta da Leo Gullotta, vincitore di tre David di Donatello e quattro Nastri d’argento, reduce dal doppiaggio di Joe Pesci in “The Irishman” di Martin Scorsese e dal successo di tournee teatrali.
È invece un ritorno alle origini per il regista Francesco Calogero – storico collaboratore del festival, già organizzatore delle retrospettive e curatore del catalogo sotto la direzione artistica di Guglielmo Biraghi e Sandro Anastasi, poi anche conduttore degli incontri con gli autori nelle successive edizioni dirette da Enrico Ghezzi – al quale sono affidate le categorie competitive della Selezione ufficiale. Sarà quindi Francesco Alò, dal 2002 firma per Il Messaggero, protagonista delle video-recensioni sul web per BadTaste.it, a farsi carico dei titoli che ineriscono al “nuovo corso” dell’audiovisivo, dalle serie tv delle più celebri piattaforme e i loro protagonisti ai blockbuster che ogni sera popoleranno il Teatro Antico, al pari degli oltre 3 mila spettatori che il 5 luglio scorso hanno assistito al debutto di “Spider-Man: Far From Home” di Jon Watts. E’ una precisa scelta editoriale quella di voler tornare a riservare la principale delle categorie competitive internazionali alle opere prime e seconde come quando proprio a Taormina, nel ’73, veniva premiato il debutto cinematografico di Steven Spielberg con “Duel” (senza dimenticare quelli di Robert Rodriguez con “El mariachi”, di Luca Guadagnino con “Qui” e le innumerevoli novità proposte nella Settimana del Filmnuovo).