L’attrice è una delle protagoniste della serie «Io e lei» di Sky Arte, dedicata a grandi artiste del secolo scorso. E il prossimo anno la vedremo nel nuovo film di Paolo Genovese, «Supereroi»
Il 6 dicembre in tv (su Sky Arte alle 21.15) è stata trasmessa la puntata di Io e lei, dedicata a Janis Joplin.
Un progetto nato con l’intento di ripercorre le vite di la vita e le opere di sei grandi donne del secolo scorso, da Alda Merini a Franca Rame, da Tamara de Lempicka a Marlene Dietrich, da Maria Callas alla Joplin, appunto, ognuna delle quali raccontata da un’attrice diversa.
Com’è nato questo accoppiamento tra lei e la Joplin?
«Mi ha cercato l’autore e regista, Massimo Ferrari.E mi ha proposto di interpretarla senza neppure sapere che ho da sempre una passione sconfinata per lei».
Quando se n’è innamorata?
«La musica mi è sempre piaciuta e fin da bambina avevo gusti nostalgici per via dei mie amici rockettari. Il mio primissimo amore sono stati i Doors. Janis Joplin ho iniziato ad ascoltarla che avrò avuto 15 anni. Ma non me la sono mai sentita da cantare le sue canzoni. Con il mio gruppo facevamo altre cover».
Lei ha studiato musica e da ragazza suonava, giusto?
«La batteria. E cantavo anche».
Le cinque canzoni in cima alla sua playlist di sempre?
«Futura di Lucio Dalla perché era la canzone dei miei genitori, Volta la carta di De André perché mi ricorda un momento bellissimo della mia vita. E Primavera di Marina Rei, perché la cantavo a squarciagola con mia madre e mia sorella andando al mare. Poi 21st Century Schizoid Man dei King Crimson: da ragazzina mi ci perdevo. Infine e, lo so che suonerà come una sorpresa, L’amour Toujours di Gigi D’Agostino, perché mi faceva innamorare. Ma se posso aggiungerne un’altra ancora, Piano Man di Billy Joel perché mi emoziona ogni volta».
Janis Joplin è morta a 27 anni entrando a far parte del cosiddetto Club 27, un gruppo di rockstar morte tutte a quell’età: Jimi Hendrix, Jim Morrison, Kurt Cobain e Amy Winehouse.
«Un tipo su Instagram alla notizia che avrei interpretato la Joplin, ha commentato: “Spero che tu possa durare più di lei”».
Però, che simpatico. Meglio cambiare argomento: da attrice, la sua eroina assoluta qual è?
«Anna Magnani. Ancora oggi il suo talento arriva. A distanza di 40, 50 anni le sue interpretazioni non solo reggono il tempo ma, forse, oggi sarebbero ancora più apprezzate. Conosco bene tutti i suoi film. È il mio faro. Ma anche la Joplin è un punto di riferimento, con la sua difficoltà di stare al mondo da un lato, e la sua gioia di essere un’artista dall’altro».
Entrambe, Anna Magnani e Janis Joplin, hanno in comune vite sentimentali travagliate. Quanto il tormento fa parte integrante dell’essere un artista?
«È vero, tutte e due hanno sofferto moltissimo per amore. Ma non credo sia necessario essere tormentati per forza. Io mi pongo molte domande ma sono anche una persona logica, lucida. Cerco di mettere a freno l’emotività».
Quindi nelle relazioni sentimentali mantiene sempre una certa razionalità?
«Ci provo. Non sempre ci riesco. Ma è anche vero che sarebbe una noia tenere tutto sempre sotto controllo».
Il prossimo anno la vedremo in Supereroi, il nuovo film di Paolo Genovese. Una storia sui superpoteri necessari a far funzionare le relazioni.
«Quello del mio personaggio è la resilienza».
Il suo, invece, qual è?
«Magari ce ne avessi uno. So fare il cubo di Rubik (Ride). Ma anche la resilienza… Infatti, mi sento simile al personaggio del film».
Tornando alla Joplin, che cosa ha scoperto mentre si preparava per interpretarla?
«Per esempio, che sua madre era stata una cantante ma che aveva dovuto smettere per un problema alle corde vocali. E che questo aveva segnato in qualche modo la figlia».
Ultima domanda: visto che siamo vicini alle feste, qual è la sua canzone di Natale preferita ? «All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey».
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