Checco Zalone torna a teatro: satira e sberleffo tra migranti e Putin

Checco Zalone torna a teatro: satira e sberleffo tra migranti e Putin

Il comico in tournée per un anno con il nuovo spettacolo “Amore + Iva”

Sberleffo e satira politicamente scorretta. Checco Zalone è pronto a tornare in tournée nei teatri e nei palazzetti di tutta Italia con il nuovo spettacolo “Amore + Iva”, un mix di musica, racconti, imitazioni e parodie scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino. Il debutto a Palazzo Wanny a Firenze, per toccare poi Bologna, Conegliano, Trieste, Ravenna, Torino e gli Arcimboldi di Milano per tre settimane nel periodo natalizio. “È un ted questo spettacolo, in cui parlo di adozioni, diritti civili, tra momenti pungenti e temi scottanti. Non ci si annoia. Mi aspetto le polemiche, le stroncature sane”, ha raccontato il comico pugliese.

Checco Zalone torna a esibirsi a teatro dopo 11 anni dal suo grande successo sul palco con “Resto umile World Tour”, trasmesso anche su Canale 5 in due puntate televisive nel dicembre 2011. Tanti i temi del nuovo spettacolo . La storia “di una signora che a febbraio voleva adottare una famiglia ucraina, ma era disperata perche’ erano finite: alla onlus le avevano detto che erano rimaste solo quelle siriane”. La questione migranti, “o meglio il tema dell’integrazione, affrontato con il punto di vista di Mendel, padre della genetica”. La guerra, “con un Putin inedito che parla in dialetto bitontino, o meglio un grammelot tra gli accenti pugliesi di provincia che assomiglia al russo”. Il tema delle donne, “con una parte di sano maschilismo, perché abbiamo al governo una donna e il pubblico apprezza tantissimo”. E il nuovo esecutivo? “Non ho visto la tv, preparavo lo spettacolo. Posso dire che di Giorgia Meloni mi ha colpito positivamente la capacita’ di comunicazione”.

“Se ho mai sofferto per le polemiche? Una volta sola, ho fatto l’imitazione di Misseri e me ne sono pentito, forse ho sbagliato, era eccessiva. Da li’ ho imparato a limitarmi, tracciando una linea di confine tra ciò che è simpatico e ciò che è inopportuno”. Ma la voglia di stuzzicare è rimasta: “Nello spettacolo propongo la storia di una famiglia arcobaleno che adotta un bambino in un orfanotrofio di Predappio. Come andrà a finire?”.

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