I Medici 2

I Medici 2

La Tv di Maramaldo

Una buona telenovela in calo di ascolti

Sono tornati da qualche settimana, I Medici, serie televisiva creata da Frank Spotniz, sceneggiatore della serie X-files e creatore della serie, per Amazon, The Man in the High Castle; e da Nicholas Meyer, che ha diretto due film della serie cinematografica di Star Trek e ha adattato per il cinema “La macchia umana” di Philip Roth.
E’ un progetto internazionale voluto dal grande Ettore Bernabei, che non ha fatto in tempo a vederlo realizzato. Racconta la storia dei Medici, i grandi signori del Rinascimento: una serie dalle stagioni autoconclusive. Cioé, ogni stagione ha una vicenda autonoma, non si tratta di un’unica storia che poi prosegua nelle stagioni successiva. La Rai ha puntato molto su questa operazione, l’ha vista come un prodotto mondiale in grado di competere qualitativamente con i telefilm di Netflix e Hbo. La prima stagione fu molto pubblicizzata per la presenza di Dustin Hoffman, nel ruolo di Giovanni de Medici, padre di Cosimo. Si parlava delle ragioni che hanno portato all’avvelenamento del protagonista e dell’immane impresa del figlio Cosimo di proteggere la sua casata dagli attacchi di Rinaldo Degli Albizzi.
In questa seconda proposta, il racconto è incentrato sulla storica Congiura, voluta dalla famiglia De Pazzi, in combutta con la Chiesa – e con Papa Sisto IV, qui interpretato da Raoul Bova – che mirava a togliere ai Medici il potere su Firenze. I congiurati uccideranno il fratello di Lorenzo, Giuliano, ma il complotto non avrà i risultati sperati. Protagonisti di questa seconda serie sono Daniel Sharman, uno degli attori della famosissima serie americana “The Walking Dead” nel ruolo di Lorenzo il magnifico, e Bradley James nel ruolo del fratello Giuliano (uno degli attori protagonisti, della bella serie tv “Merlin“). Nel cast c’è anche la nostra Alessandra Mastronardi, nel ruolo di Lucrezia Donati, la donna amata da Lorenzo.
La prima serie fu severamente criticata per le imprecisioni storiche. Il più crudele di tutti fu Philippe Daverio: “L’ho trovato orribile perché non è permesso falsificare la Storia… Tutte le case all’epoca erano colorate, tutti i vestiti erano colorati… qui vedo una roba che avviene in case monocromo, con signori vestiti di nero come se fossero preti in pensione…”. Prima impressione? Non c’è male, il racconto intrattiene e diverte. Non mi pare si voglia fare divulgazione culturale, ma una semplice narrazione audiovisiva. Con un intreccio simile ad una telenovela, con compiaciuta insistenza sui turbamenti amorosi dei protagonisti. Della serie di 8 episodi, ne sono stati trasmessi 6, e la congiura dei Pazzi non è andata ancora a compimento: Giuliano probabilmente morirà all’ultimo episodio di martedì prossimo. E gli attori? La bellezza sembra prioritaria sulla bravura, c’è correttezza, professionalità, ma nulla più. Sono tutti belli, comunque tutti curati. Raul Bova poco credibile come un pontefice cospiratore. Lorenzo il magnifico non ha nulla del carisma che traspare dalla quartina “del diman non v’è certezza”. La Mastronardi è più brava, rispetto ad altre prove cinematografiche e televisive. I Medici vincono sempre, negli ascolti. Ma con minor rilievo rispetto ai risultati della stagione precedente. La prima serie aveva una media del 28% – con punte del 31. La seconda molto meno: i primi due episodi hanno registrato il 17,98% e 18,11. Infine l’ultima puntata in calo al 16,5% di share (3.908.000 spettatori). A fronte di un competitor debolissimo: Canale 5 ha trasmessa il cinepanettone Vacanze ai Caraibi, appena 8.3% di share.

M.

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