La cantante presenta un album speciale in cui interpreta le sigle dei cartoni insieme ai «big»
C’è la musica che sentiamo distratti alla radio. C’è quella che accompagna le «montagne russe» di una storia d’amore. E poi c’è quella che ci rende sempre felici: la musica che ascoltavamo da bambini. Cristina D’Avena, che da più di trent’anni accompagna i più piccoli con le sigle dei cartoni animati, dal 10 novembre porta nei negozi «Duets – Tutti cantano Cristina». Un album in cui 16 artisti di varie generazioni (il più giovane ha 22 anni, la più grande 67) rivisitano in coppia con lei altrettanti brani selezionati tra le decine che hanno segnato la sua carriera.
Cristina e «Duets»
Cristina, quando è nata l’idea?
«Tantissimi anni fa. Mia sorella Clarissa da tempo suggeriva di fare un disco così ambizioso. Poi, tra un impegno e l’altro, ho accantonato tutto. Ma all’improvviso, come in una fiaba, è arrivata la svolta».
Quando?
«A Sanremo, nel 2016. Ero ospite di Carlo Conti e ho incontrato i concorrenti dietro le quinte. Alcuni mi hanno proprio detto: “Nella mia carriera vorrei duettare con te almeno una volta”».
Come ha reagito?
«Pensavo che scherzassero! Ma poi li ho contattati nelle settimane successive e ho ricevuto con mia grande sorpresa conferme inaspettate».
Perché inaspettate?
«Faccio da sempre le sigle, ma spesso sono considerate dagli addetti ai lavori la “serie B” della musica. Il successo che hanno raccolto negli anni e l’affetto che mi dimostra ogni giorno la gente raccontano il contrario».
Chi ha scelto le canzoni?
«Ho fatto io una prima selezione tra i brani più famosi del mio repertorio. Poi ho provato ad affidarli ai cantanti in base alla loro voce e alla loro storia».
C’è stata qualche canzone «contesa» tra più artisti?
«Sì, la sigla di “Sailor Moon”. La volevano cantare sia Chiara che Annalisa. Ero indecisa anch’io, ma Chiara alla fine l’ha spuntata dandomi una conferma per la registrazione con una velocità da Guinness dei Primati».
Parliamo degli arrangiamenti.
«È un tema spinoso, perché non volevo fare una brutta copia delle sigle originali. I fan sono molto legati alle versioni con le basi degli Anni 80 e 90. Io volevo dare freschezza al mio repertorio senza però stravolgere i brani. Quindi ho dovuto fare l’equilibrista».
Qual è la collaborazione che l’ha stupita di più?
«Senza offesa per gli altri, quella con Loredana Berté».
Com’è andata la registrazione?
«Loredana ha cantato tutto il brano una sola volta, senza sbagliare niente. E alla fine mi ha detto: “È stato un onore aver cantato con te”. Mi sono commossa».
Qual è stato invece il brano più sorprendente?
«Ce ne sono tanti ma vi segnalo quello con Ermal Meta. “Piccoli problemi di cuore” è un pezzo al quale sono molto legata e con il suo aiuto è diventato un gioiello magico».
Pensa di rifare questo esperimento in futuro?
«Se questo piacerà al pubblico, perché no? Potremmo chiamarlo “Duets alla seconda”, le piace? Avrei già dei nomi che mi hanno dato una disponibilità di massima, ma non siamo riusciti a trovare il momento giusto per incontrarci».
Può farci un paio di nomi?
«Caparezza e Marco Mengoni».
Qual è il suo maggior orgoglio in questo «Duets»?
«Aver permesso a questi nuovi amici di posare all’ingresso dello studio il “cappotto” con il loro cognome, la loro fama e le classifiche. Con me in studio c’erano solo Emma, Alessandro, Claudia, Michele, Rosalba… e il loro spirito bambino».
Non si dovrebbe fare sempre così?
«A volte fare musica non è semplice come la sigla di un cartone».
Ecco i suoi 16 «ospiti» chi sono gli artisti che duettano con lei, quali brani interpretano e che emozioni hanno provato
1. Pollon, Pollon combinaguai (feat. J-Ax)
«Ho realizzato un mio sogno: duettare con un’artista che è nel Dna di tutti noi».
2. Nanà Supergirl (feat. Giusy Ferreri)
«Cristina ha una personalità che abbraccia più generazioni con dolcezza e semplicità».
3. L’incantevole Creamy (feat. Francesca Michielin)
«È stata una rivincita nei confronti di me bambina: avevo la voce bassa e non ci riuscivo».
4. Occhi di gatto (feat. Loredana Bertè)
«È stato un grandissimo piacere: il pezzo è fantastico e lei è strepitosa. Grazie Cristina!».
5. Kiss me Licia (feat. Baby K)
«Sono contenta che mi abbia dato la libertà di aggiungere le mie strofe a una hit colossale».
6. Magica, magica Emi (feat. Arisa)
«Ho formato la mia voce con le sigle dei cartoni, oggi a 35 anni sono tornata bambina».
7. Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (feat. Annalisa)
«Cristina è una grande! Da piccola giocavo a pallavolo, quindi Mila era il mio mito assoluto».
8. Jem (feat. Emma)
«Credo che questo progetto faccia bene a tutti, Cristina è un simbolo storico».
9. I Puffi sanno (feat. Michele Bravi)
«Quando Cristina mi ha chiamato ho messo giù il telefono: pensavo fosse uno scherzo!».
10. Siamo fatti così (feat. Elio)
«Era uno degli ultimi obiettivi prima di chiudere la carriera: ora mi manca cantare a San Siro».
11. E’ quasi magia, Johnny! (feat. La Rua)
«Ci abbiamo messo il nostro stile e Cristina ci ha supportati. Siamo davvero orgogliosi».
12. Una spada per Lady Oscar (feat. Noemi)
«Per il mio primo compleanno mi vestirono da Lady Oscar: ce l’ho nel sangue. È un pezzo potente».
13. Che campioni Holly e Benji (feat. Benji & Fede)
«Chi meglio di noi poteva fare la sigla di “Holly e Benji”? È stata un’esperienza pazzesca».
14. Sailor Moon (feat. Chiara)
«Sogno da sempre di essere Sailor Moon… ragazzi, nella vita può succedere di tutto!»
15. Piccoli problemi di cuore (feat. Ermal Meta)
«A me piacciono le canzoni d’amore, non potevo che scegliere questo pezzo».
16. All’arrembaggio! (feat. Alessio Bernabei)
«È stato come cantare con un “big” internazionale: un’emozione indescrivibile».
Alessandro Alicandri, Sorrisi.com