Regista per la serie tv L’arte della gioia, attrice nel biopic Maria di Pablo Larraín. Nel film sulla cantante lirica Maria Callas (interpretata da Angelina Jolie), Valeria Golino vestirà i panni della sorella maggiore della soprano, Yakinthi, nota come Jackie. Secondo la sinossi del film, Maria “racconta la tumultuosa, bella e tragica storia della vita della più grande cantante lirica del mondo, rivissuta e reimmaginata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli anni Settanta”. Le riprese della pellicola scritta da Steven Knight inizieranno a metà ottobre a Budapest e il cast include, oltre alla protagonista della serie La vita bugiarda degli adulti (tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante) e interprete della seconda stagione di The Morning Show con Jennifer Aniston, anche gli italiani Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino e l’australiano Kodi Smit-McPhee in ruoli non ancora specificati e il veterano del cinema e teatro turco Haluk Bilginer nei panni del magnate greco Aristotele Onassis.
UNA VITA FUORI DAL COMUNE
Callas era una soprano greca di origine americana e una delle cantanti liriche più celebri del 20º secolo. Nata a Manhattan, a 13 anni ha ricevuto una formazione operistica in Grecia e successivamente si è trasferita in Italia per coltivare la propria carriera. Negli anni ha sfiorato la cecità a causa della miopia e ha affrontato numerosi scandali nella vita personale e professionale. Ha avuto anche un’intensa rivalità con la cantante lirica italiana Renata Tebaldi e una relazione con il magnate greco Aristotele Onassis, che in seguito ha sposato Jacqueline Kennedy Onassis.
LE DONNE STRAORDINARIE DI LARRAÍN
Oltre a Maria, Larraín ha diretto altri due biopic su donne straordinarie. Nel 2016 il regista ha girato Jackie, il film con Natalie Portman nei panni proprio di Jacqueline Kennedy Onassis, mentre nel 2021 ha diretto Spencer, la pellicola con Kristen Stewart nel ruolo della Principessa Diana. Per le rispettive performance, entrambe le attrici hanno ricevuto la nomination agli Oscar per la Miglior interpretazione femminile, una soddisfazione condivisa anche da Larraín che nel 2012 ha ricevuto la candidatura per il Miglior film straniero per il dramma storico cileno No – I giorni dell’arcobaleno. “Sono estremamente felice di avere la possibilità di concludere questo processo di rappresentazione delle donne che hanno cambiato il destino del 20º secolo, culturalmente parlando” aveva dichiarato il regista a Variety lo scorso giugno. “E questa volta, si tratta di un artista. Ed è innescato dalla mia ammirazione per la sua vita e il suo lavoro”.