Il celebre disc jockey e produttore discografico, al lavoro per molte star tra le quali Michael Jackson e Whitney Houston, è stato arrestato il 5 ottobre nello scalo di Fukuoka, in Giappone, dove gli è stata trovata dell’Ecstasy
Il più prolifico remixer di tutti i tempi, un Grammy vinto nel 1998, una carriera di enorme successo che, dietro alle console di mezzo mondo, lo ha visto far ballare migliaia di amanti della house music e dintorni, ora rischia sette anni di carcere.
David Morales, 56 anni, nato a New York – dove è cresciuto a Brooklyn in una famiglia di origine portoricane – è stato arrestato lo scorso venerdì, 5 ottobre, presso lo scalo di Fukuoka, situata sulla costa settentrionale dell’isola di Kyushu, in Giappone, dove avrebbe dovuto esibirsi dopo aver suonato la sera precedente a Hong Kong. La causa sarebbe una piccola quantità di Mdma, sostanza più comunemente nota come Ecstasy che i doganieri giapponesi avrebbero trovato in una valigetta dell’artista, nascosta anche in alcuni calzini, alle 3.55 di notte, quando Morales è sbarcato in aeroporto. Lo riposta il sito Ashai.com.Il dj si è però difeso affermando che la droga non gli appartiene e di essere all’oscuro di come possa essere finita in valigia: “Quella sostanza non è mia e qualcuno potrebbe aver provato a incastrarmi”, ha detto alle forze dell’ordine. La legge del Giappone è piuttosto severa per quanto riguarda il possesso e il consumo di droga: secondo le indiscrezioni, la pena cui Morales potrebbe essere soggetto sarebbe di sette anni di reclusione, oltre a una multa di circa 25.000 Euro.
David Morales ha remixato e prodotto oltre 500 brani per artisti come Michael e Janet Jackson, Mariah Carey, Aretha Franklin, Whitney Houston, Jamiroquai, Pet Shop Boys ma anche grandi del rock come Eric Clapton e U2. Nel 1998 gli è stato assegnato il Grammy come miglior remixer.
Repubblica