Max Giusti: “Con ‘Boss in incognito’ racconto aziende post Covid e Italia che resiste”

Max Giusti: “Con ‘Boss in incognito’ racconto aziende post Covid e Italia che resiste”

“Ho condotto la mia prima edizione di ‘Boss in incognito’ in un periodo davvero particolare. Siamo entrati nelle aziende dopo la fine del lockdown e abbiamo finito di girare da poco, sarà quindi un’edizione molto attuale. Durante le riprese, ho incontrato un’Italia resiliente, che resiste e non vuole mollare. Ho visto grande coesione tra imprenditori e lavoratori, tutti hanno capito che è il momento di fare sacrifici per andare avanti. Ho conosciuto persone straordinarie, che non si lamentano e chiedono solo di poter lavorare. È stata un’esperienza molto forte e spero che tutte le emozioni provate arrivino anche al pubblico a casa”. Max Giusti parla così con l’Adnkronos, alla vigilia della partenza di ‘Boss in incognito‘, il docu-reality di Rai2, prodotto in collaborazione con EndemolShine Italy, che, dopo due anni, torna in onda domani, 8 settembre, in prima serata. Si tratta della sesta stagione del programma che racconta l’avventura degli imprenditori che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare sotto mentite spoglie, per una settimana, insieme ai loro dipendenti, la prima che vede alla guida il comico romano. Ma la conduzione di Max Giusti non sarà l’unica novità. In questa nuova stagione, infatti, per la prima volta anche il conduttore andrà in incognito e, con un nome di fantasia e nuove sembianze, grazie a un travestimento, in alcune occasioni potrà dare una mano al boss e sostituirlo nella sua missione.

Per Giusti, attore, imitatore, tra i protagonisti in passato anche di ‘Tale e Quale Show’, non è una novità calarsi nei panni di qualcun altro. Ma questa volta, ammette, è stato diverso perché “non ero su un palco per fare spettacolo. Con il mio personaggio di fantasia, Giancarlo, sono entrato nella vita di persone vere, che si sono aperte con me e mi hanno raccontato la loro storia. Grazie a questi incontri, mi sono portato a casa tantissime emozioni”.

Sul futuro, dopo i mesi difficili vissuti da tutti, Giusti non nasconde qualche preoccupazione ma è fiducioso: “Innanzitutto, posso dire che è stato particolarmente bello girare questo programma dopo la fine del lockdown perché, per me, ha significato tornare a fare il mio mestiere. Certo, è ancora difficile guardare al domani, ma so che ne usciremo – dice – Per quello che mi riguarda, ho un po’ di progetti. Ma la speranza più grande è quella di poterli realizzare circondato dal pubblico”.

Le telecamere del programma arriveranno nelle aziende con un pretesto che servirà a non far insospettire gli operai che affiancheranno il boss e Max Giusti, i quali si presenteranno con una nuova identità e un aspetto fisico inedito, grazie a trucco e parrucco. In azienda verrà detto che si sta girando “Un lavoro in sette giorni”, un documentario per la Rai che aiuta a ricollocare alcune persone che hanno perso il lavoro a causa del Covid, sottoponendole a un training di una settimana. Durante questo periodo, i boss, mettendosi in gioco e fingendosi lavoratori apprendisti, avranno l’opportunità di conoscere meglio i propri dipendenti, le loro storie, le condizioni in cui lavorano, e potranno scoprire criticità e punti di forza delle proprie aziende. Dall’altra parte, i dipendenti, senza saperlo, avranno l’opportunità di farsi conoscere dai propri boss spesso considerati inarrivabili e di scoprirne anche il lato umano. Solo al termine della settimana, i lavoratori scopriranno che sono stati affiancati nelle loro mansioni dal loro boss e, in alcuni casi, da Max Giusti, che svelerà la sua vera identità.

La nuova stagione di ‘Boss in incognito’ è composta da quattro puntate. Protagonista della prima puntata sarà Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia, in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa e in altri continenti, fino in Brasile. Durante la puntata, Francesca Ossani si confronterà con alcuni tra i suoi operai: Suzanne che la guiderà nel confezionamento delle chips, Filomena nella cernita degli snack, Christian nella vendita del prodotto e Leonarda nel confezionamento dei pop corn. Max Giusti andrà in incognito per conto della Boss incontrando Stefano, un operaio storico dell’azienda che lavora nel reparto cottura, uno di più delicati.

I boss protagonisti delle successive puntate sono a capo di un’azienda che produce limoni, di un parco di divertimenti e di un’azienda di latticini.

Adnkronos

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