I dati Ter del primo semestre 2021 sono molto positivi per Rai Radio che fa segnare una crescita dello share del 12,7% rispetto al pari periodo del 2019 (il dato del primo semestre 2020 non è stato prodotto causa Covid). Tale risultato riporta Il gruppo Rai ai numeri del 2016, prima della ricerca Ter, e arriva dopo un triennio caratterizzato dal totale rinnovamento delle radio Rai in termini di digitalizzazione, presidio dei social e di tutti i mezzi online, apertura della modalità visual. Nella classifica Ter, Rai Radio scavalca in termini di share il gruppo Gedi, posizionandosi al secondo posto dopo le radio Mediaset. Tutti gli indicatori di Radio 1, Radio 2 e Radio 3 sono positivi pur di fronte a un’ulteriore flessione dell’ascolto complessivo del mezzo che viene eroso di un altro 4,56%.
«Come è noto, Rai ha avviato da tempo una ricerca riservata degli ascolti basata su meter – commenta Roberto Sergio, nella foto, direttore di Rai Radio – e per la prima volta possiamo dire che i dati Ter vanno nella stessa direzione di quelli in nostro possesso, anche se ancora sottostimati. Evidentemente la crescita reale dei nostri ascolti è stata così forte che anche una ricerca basata sul ricordo come quella Ter l’ha registrata. In più, l’aumentata presenza sui media, sui social e su tutte le piattaforme digital, da parte di Rai Radio ha dato una spinta ulteriore ai dati Ter verso una fotografia più verosimile della realtà. Siamo quindi molto soddisfatti del lavoro svolto e ringrazio ancora una volta i Direttori dei nostri canali. Pronti per la prossima sfida: il non lineare, dove stiamo per scendere in campo, ancora una volta, da leader».
“Sono davvero molto soddisfatto per l’ottima crescita di Rai Radio: è un altro segnale di quanto la Rai sia vitale su tutte le piattaforme – dichiara Fabrizio Salini, l’amministratore delgato Rai Si tratta di un risultato che premia tre anni di un grande lavoro svolto insieme a tutti i dipendenti con coraggio per rilanciare e portare Rai Radio ad essere completamente digitalizzata, maggiormente competitiva sul mercato mantenendo la sua funzione centrale di Servizio Pubblico. In questi anni siamo riusciti a innovare il linguaggio di Rai Radio, abbiamo lanciato la visual radio, ci sono nuovi spazi, idee e grandi opportunità. La radio è sempre più centrale nell’offerta Rai non solo perché è innovativa e contemporanea ma perché è innervata all’interno dell’intera nostra offerta. Con gli studi di via Asiago, che sono diventati uno dei poli produttivi multimediali all’avanguardia della Rai, possiamo davvero guardare con sempre maggior fiducia al futuro”.
“Gli ottimi risultati di Rai Radio sono un grande successo per l’azienda, ancor più significativi considerando che sono in controtendenza rispetto al mercato”. – Commenta Marcello Foa, presidente Rai -. “Questi dati, davvero straordinari, coronano un percorso di rinnovamento sia editoriale, che ha permesso di rafforzare felicemente l’identità delle Reti, sia di investimento strutturale e multimediale, che promette grandi soddisfazioni nel prossimo futuro.
E’ la conferma che il Servizio Pubblico riesce a eccellere anche in un mondo mediatico in continua evoluzione, quando riesce a incoraggiare la professionalità, la capacità progettuale e un autentico gioco di squadra.
Complimenti, pertanto, al direttore di Radio Rai, Roberto Sergio e ai direttori di Radio1 Simona Sala, di Radio2 Paola Marchesini, di Radio3 Andrea Montanari, nella certezza che, con il ritorno alla normalità, anche Isoradio, diretta da Angela Mariella, darà grandi soddisfazioni”.