In onore del 75° compleanno di Antonello Venditti, nato l’8 marzo 1949, RaiPlay ha lanciato il documentario “Antonello Venditti: che fantastica storia”. Questo film documentario offre un percorso attraverso la musica e le parole che delineano l’eccezionale carriera del cantautore italiano, dalla sua emersione nei primi anni ’70 alla sua affermazione come uno dei più amati artisti della musica italiana, con milioni di album venduti.
La carriera di Venditti ha attraversato diverse fasi importanti. Sin dai suoi inizi con Francesco De Gregori nell’album “Theorius Campus”, Venditti ha esibito il suo talento con capolavori come “Roma capoccia”, che ha evidenziato le potenzialità evocative del dialetto romanesco. Questi primi anni sono stati parte della cosiddetta “scuola romana” dei cantautori, un gruppo di giovani musicisti che gravitavano attorno al locale Folkstudio.
Nonostante il forte legame con la sua città, Venditti è emerso come una figura di spicco a livello nazionale durante l’importante periodo della canzone d’autore degli anni ’70. La sua discografia di quel periodo include brani diventati classici, come “Le tue mani su di me”, “Le cose della vita”, “Il treno delle 7” e “Canzone per Seveso”, che affronta la tragedia della nube tossica di diossina del 1976.
Il documentario esamina anche la transizione tra gli anni ’70 e ’80, con riflessioni del cantautore sul suo mestiere e sul significato della sua musica in relazione ai cambiamenti sociali e politici. Gli anni ’80 hanno visto Venditti rafforzare la sua fama e il suo legame con il calcio, in particolare con la squadra della Roma, per cui ha scritto l’inno “Roma (non si discute si ama)”.
Venditti è rimasto un’icona della musica italiana anche negli anni successivi, come dimostrano le immagini dei suoi concerti nel 1996 a Napoli. Il documentario offre un’analisi dettagliata sulla vita e la carriera di uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi.