Le strategie europee del gruppo che ha completato l’acquisizione di Scripps per 14,6 mld di dollari
Il ceo Zaslav: pacchetti ad hoc per le piattaforme online
Il gruppo Discovery vuole allargare il suo business europeo come fornitore di contenuti per le piattaforme di over the top (ott) a pagamento. E ciò comporterà un cambio di passo pure in Italia, dove il grosso degli introiti per Discovery deriva dalla raccolta pubblicitaria per i suoi canali in chiaro, dai contratti in essere con Sky e Mediaset Premium per i suoi canali esclusivi visibili sulle due piattaforme pay, dai sette canali in chiaro visibili su Vodafone tv, da quelli di Eurosport su Now tv (Sky), e dall’ott a pagamento Eurosport Player, cui ci si può abbonare autonomamente o disponibile anche nell’offerta TimVision.
D’altronde David Zaslav, presidente e ceo di Discovery, ora si trova in mano un portfolio di contenuti molto ricco, dopo aver completato l’acquisizione di Scripps Networks Interactive per 14,6 miliardi di dollari (11,7 mld di euro), gruppo che porta in dote brand televisivi come Food network, Travel channel, Hgtv (Home & garden tv) e Diy (Do it yourself), e che possiede cinque delle principali reti via cavo a target femminile negli Usa che raggiungono il 20% delle donne che guardano la pay tv in prima serata.
Una abbondanza che stimola nuove iniziative, soprattutto con le piattaforme di ott in Europa: «Pensiamo a pacchetti ad hoc, poiché il mercato della pay tv in Europa è organizzato in maniera piuttosto differente rispetto agli Stati Uniti.
Tanto per fare un esempio», spiega Zaslav nel corso di una intervista a Variety, «negli Stati Uniti il costo di ingresso per una offerta pay è di 40-50 e anche 80 dollari al mese.
In Europa, invece, ci sono pacchetti pay molti più piccoli, con meno canali tematici, e che però hanno costi di ingresso da 8-10 dollari al mese. Ed è questa la strategia giusta, perché negli Stati Uniti i prezzi così alti stanno allontanando da molte piattaforme pay tutte quelle famiglie e quei giovani che non possono permettersi di spendere tanto».
L’acquisizione di Scripps Networks Interactive ha degli impatti molto concreti su Discovery Communications, che innanzitutto cambia nome e diventa Discovery Inc. Verrà poi chiuso lo storico quartier generale di Discovery a Silver Spring, nello stato del Maryland, per concentrare il personale negli uffici di New York e in quelli dove aveva sede l’headquarter di Scripps, a Knoxville, nello stato del Tennessee.
Si prevede che l’integrazione di Scripps porterà a una crescita graduale dell’utile per azione e del free cash flow di Discovery nel primo anno dopo il closing, incluse importanti sinergie di costo.
«L’acquisizione di Scripps Networks International è una nuova grande tappa per il nostro gruppo», dichiara Marinella Soldi (nella foto), chief strategy officer Emea & managing director Southern Europe Discovery, «e da sempre cerchiamo di sorprendere il pubblico con contenuti originali e di qualità, servizi innovativi e talent capaci di entrare nel cuore degli appassionati. Un’ambizione che è un vero motore in Italia e nel Sud Europa e fonte di ispirazione per tutti gli altri paesi in cui è presente Discovery. L’operazione con Scripps renderà il portfolio ancora più ricco e completo, consentendoci un ulteriore salto di qualità, grazie a contenuti proprietari molto appetibili, utilizzabili sulle piattaforme lineari e non, in svariati formati, e pienamente coerenti con il resto dell’offerta».
In Italia il gruppo Scripps era operativo da poco meno di un anno con il canale Food network, in chiaro all’lcn 33 (0,4% di share nelle 24 ore). Canale che, quindi, andrà d’ora in poi ad arricchire l’offerta di Discovery Italia (probabile il passaggio imminente della raccolta pubblicitaria da Viacom Italia a Discovery Media), che potrà contare pure su Nove, Real Time, Dmax, K2, Frisbee, Giallo e Focus. Quest’ultimo, tuttavia, cambierà nome in maggio. Il brand Focus, infatti, di proprietà Mondadori, verrà usato da Mediaset per il lancio di un nuovo canale, e Discovery, all’lcn 56, debutterà sempre in maggio con un nuovo marchio.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi