BACK TO IRAQ, IN ONDA SU RAI 1 REPORTAGE SUL DRAMMA DELLA GUERRA IN 4K

BACK TO IRAQ, IN ONDA SU RAI 1 REPORTAGE SUL DRAMMA DELLA GUERRA IN 4K

(S-D) Direttore Giornale Radio e Radio1, Andrea Montanari, i giornalisti Maria Gianniti e Duilio Giammaria, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il presidente della RAI, Monica Maggioni, il direttore generale RAI, Antonio Campo dall'Orto, il direttore Qualita' e Pianificazione RAI, Luigi Rocchi, e il giornalista Claudio Rubino, durante la presentazione del documentario "Back to Iraq", primo reportage girato in teatro di guerra in 4K HDR, Roma, 7 marzo 2017.           ANSA/ ETTORE FERRARI

«Voglio ringraziare la tecnologia, quella senza la quale il racconto della guerra non avrebbe potuto essere realizzato». Così la presidente Rai Monica Maggioni, mai dimentica del suo passato di inviata di guerra, ha introdotto il nuovo prodotto dell’azienda pubblica, il reportage “Back to Iraq”, un racconto realizzato con la nuovissima tecnologia Hdr e in 4k, un combinato disposto che garantisce immagini ultrafedeli alla realtà riprodotta, che andrà in onda il 13 aprile all’interno del programma di seconda serata di RaiUno Petrolio.
A presentare il reportage, realizzato da Claudio Rubino della redazione di Petrolio, dalla giornalista Radio Rai Maria Gianniti e fortemente voluto dal conduttore di Petrolio Duilio Giammaria, è intervenuta anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
«Nella lotta contro l’Isis dall’inizio del mio mandato ho sempre sottolineato al capo di Stato maggiore come fosse importante utilizzare tutti i mezzi possibili, anche perchè era in gioco la stessa idea di comunità umana» ha detto il ministro della Difesa, che ha molto applaudito il racconto fatto dalla tv di stato. «La minaccia dell’Isis è una minaccia alla storia, alla cultura, una minaccia che viene attuata anche da loro con un grande spiegamento di mezzi di distruzione e di rappresentazione di quella distruzione» ha proseguito la Pinotti, che nel documentario è stata anche seguita dalle telecamere durante un viaggio tra i luoghi della presenza italiana in Iraq.
Un racconto emozionante ma soprattutto “cinematografico”, come ha sottolineato la presidente Maggioni che ha detto: «In alcuni momenti sembra di assistere a Blade Runner». In realtà il reportage è stato realizzato da una troupe molto snella, composta dallo stesso Claudio Rubino, da Maria Gianniti e da Duilio Giammaria, che si è però avvalsa per la prima volta di potenti telecamere che utilizzano la nuovissima tecnologia Hdr, messe a disposizione dalla Direzione qualità e pianificazione della Rai.
«Abbiamo voluto costruire un racconto che fosse non solo di valore giornalistico ma anche tecnologicamente e qualitativamente a prova di futuro, un prodotto molto spendibile nel mercato mondiale» ha spiegato il direttore della pianificazione Luigi Rocchi, mentre Duilio Giammaria, che proprio nel suo programma ospiterà un prodotto tanto innovativo, ha commentato così. «Coordinare le migliori risorse professionali e tecnologiche della Rai è stato un privilegio che ha ampliato l’emozione di tornare in Iraq» ha spiegato il conduttore di Petrolio, anche lui con un passato di inviato di guerra. «Questo prodotto dimostra le potenzialità che la nostra azienda riesce ad esprimere anche nel campo dell’innovazione» ha detto.

Valentina Tocchi, il Messaggero

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