Il ritorno sul palco dell’Ariston dei grandi successi di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli ha scatenato i lunghi applausi del pubblico, che si è commosso anche per l’omaggio al batterista Stefano D’Orazio, scomparso nel 2020, con il brano Uomini soli, vincitore del Festival di Sanremo nel 1990
“Nessuno fermerà la musica dei Pooh!”. Non ha dubbi Amadeus, direttore artistico e conduttore della 73ª edizione del Festival di Sanremo, quando le note di Chi fermerà la musica si diradano tra il pubblico della kermesse musicale. La reunion della storica band, superospite della prima serata, ha visto il ritorno sul palco dell’Ariston di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli, che negli anni Settanta aveva lasciato il gruppo. Le hit Piccola Katy, Amici per sempre, Dammi solo un minuto, Tanta voglia di lei, Pensiero, Stai con me hanno scatenato nella platea canti e balli, fino al commovente omaggio al batterista Stefano D’Orazio, scomparso nel novembre 2020, con il brano Uomini soli, vincitore del Festival di Sanremo nel 1990.
UNA STORIA DI MUSICA E DI AMICIZIA
Intervistati da Amadeus, i Pooh hanno ripercorso la storia della loro musica e della loro amicizia. “Siamo nati negli anni Sessanta, dove nascevano milioni di band ogni giorno, e arrivare al successo era veramente molto difficile. Poi, finalmente, nel 1971 è arrivato il successo con Tanta voglia di lei e da lì, con tanta forza e volontà, siamo riusciti a portare la nostra storia a 50 anni”, ha detto Roby Facchinetti. A sette anni dall’ultimo concerto, i Pooh torneranno ad esibirsi il 6 luglio allo Stadio San Siro, come ha spiegato Dodi Battaglia, “per abbracciare tutti i nostri amici”. Per Red Canzian, il collante degli “amici per sempre”, è fatto di due ingredienti: essere simili e “il rispetto degli uni nei confronti degli altri quando invece non eravamo simili”.