Sanremo, Fabio Rovazzi e la toccante dedica al papà

Sanremo, Fabio Rovazzi e la toccante dedica al papà

Divertimento e commozione con Fabio Rovazzi sul palco dell’Ariston tornato dance hall in occasione del suo arrivo. Quando il cantante e youtuber, che si è autoproclamato “distruttore artistico” al posto del dirottatore artistico Claudio Baglioni, ha intonato ‘Andiamo a comandare’ la platea, soprattutto gli spettatori più giovani, si sono alzati e hanno iniziato a ballare. Alla fine dell’esecuzione, Rovazzi ha chiesto un’opinione in platea e sua madre seduta in prima fila gli ha risposto di preferire Baglioni. Ma lui c’ha preso gusto e vuole proseguire. Non è d’accordo il direttore d’orchestra. “Ho toccato il punto più basso della mia carriera con ‘Andiamo a comandare’. Me ne vado”, ha detto il maestro Maurizio Filardo prima di allontanarsi. Anche l’orchestra si rifiuta di suonare per lui, tranne un violinista. A questo punto, il 24enne ha chiesto un leggio e ha iniziato a recitare i versi di un mash-up di tre suoi brani: ‘Volare’, ‘Tutto molto interessante’, ‘Faccio quello che voglio’ e una frase di ‘Andiamo a comandare’. Sul palco fa irruzione un agitatissimo Fausto Leali urlante (“Questo festival è truccato, deve vincere Fausto Leali”), come fosse il ‘Cavallo pazzo’ che ha tormentato tante edizioni del festival.

Ma è prima di lasciare il palco che Rovazzi torna serio e si rivolge al padre scomparso per dargli dal palco dell’Ariston: “Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, vorrei dedicare due parole a una persona che non vedo da un po’ di anni. Caro papà non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo”.

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