Paola Egonu: “Ho imparato ad ascoltarmi”

Paola Egonu: “Ho imparato ad ascoltarmi”

Paola Egonu, la schiacciatrice più forte d’Europa, vincitrice della Coppa Italia di Volley e del premio MVP del torneo, ci rivela i trucchi per stare bene con se stessa. E continuare a vincere

Secondo le statistiche, “riscossa azzurra” è stata una delle definizioni più usate nel 2021. La ragione è chiara: mai come quest’anno abbiamo macinato successi nello sport. E Paola Egonu, portabandiera del vessillo olimpico a Tokyo nonché migliore giocatrice agli Europei di pallavolo vinti dall’Italia, di questa riscossa è sicuramente la protagonista femminile più alta. Un metro e novanta, per la precisione, che diventano tre metri e trenta quando salta per schiacciare palloni a cento km orari. Un’arma letale, in campo. Fuori dal campo, invece, una ragazza calma, spontanea e gentile, nata in Veneto nel 1998 da genitori nigeriani, che ama lo stile elegante, le borse e la musica. “Il mio futuro? Lo vedo nella moda, tra qualche anno”, rivela Paola Egonu quando la incontriamo negli headquarters di Giorgio Armani, della cui linea EA7 è testimonial.

Parto dall’idea che, se mi sento a mio agio, tutto mi può stare bene. Ho portato i capelli cortissimi, poi ricci, poi le treccine… Mi stanco in fretta. Ma non penso a tingermi in colori pazzi, perché mi piace rimanere sul classico. Certo ho diversi piercing e tredici tatuaggi – tra cui il mio preferito, l’Africa impressa vicino al cuore per ricordarmi della mia famiglia che sta là – ma non amo il “troppo”. Mai.

Nonostante la distanza, tu riesci a essere molto vicina alla famiglia. Che cosa ti viene maggiormente in aiuto?

I valori che mi hanno trasmesso e che non ho mai messo in discussione, ovvero l’onestà e il rispetto verso il prossimo e verso me stessa. Se una cosa non mi fa stare bene, devo allontanarmi e rifiutarla. A volte questo bisogno di proteggermi viene frainteso: chi non mi conosce bene dice che me la tiro. Che sono fredda. Ma appena mi lascio andare – e ci metto del tempo – sono come una bambina.

In realtà sembra che tu non abbia così tanti muri di protezione, almeno a giudicare dai tuoi profili social…

Uso Instagram e TikTok per ricordare che ho una vita oltre alla pallavolo: mi piace ballare, scherzare con la mia migliore amica Giuditta Lualdi, condividere i brani che rispecchiano il mio umore. Con la musica mi calmo, oppure mi motivo. In questo periodo, per esempio, ascolto cantanti che valorizzano il corpo e l’energia personale, come Ayra Starr, Billie Eilish, Shariya Wise. E quando mi sveglio con la testa poco lucida, o con molti dubbi su me stessa, le loro canzoni mi aiutano a motivarmi, a ricordarmi che sono forte, indipendente, solare, e ce la posso fare.

Oltre alla musica, cosa ti motiva a stare bene?

Non ho un mental coach, ma faccio meditazione prima di andare a dormire. Entro in ascolto. Cerco di capire quello che dice la bambina che ho dentro. Mi aiuta molto. L’ho scoperto durante il lockdown, perché stando da sola ho iniziato a conoscermi meglio e lavorare sulle mie insicurezze.

All’amicizia cosa chiedi?

Cerco e dò rispetto, onestà, conforto e condivisione delle esperienze. Esserci sempre.

Cosa ti ha insegnato lo sport?

La determinazione, la disponibilità e il riguardo verso le compagne: lo spirito di squadra.

Che tipo di dieta segui per essere sempre al massimo?

Nessuna dieta, ma prima degli allenamenti quotidiani mangio pastasciutta. Dopo, invece, resto più leggera: un’insalata, magari del pesce… Per stare in forma mi basta ascoltare le esigenze del mio corpo, senza forzare e senza fare ciò che non mi viene naturale.

Come sei tornata al top dopo l’eliminazione ai quarti dalle Olimpiadi di Tokyo?

Io e le compagne eravamo andate con un obiettivo: il podio. Detto ciò, non si può sempre vincere. Le critiche arrivate sono state pesanti, ma avevamo subito un’occasione per rialzarci: il campionato europeo. Siamo partite impaurite, depresse, arrabbiate, ma dopo un po’ di incontri ci siamo dette: lo stiamo facendo per noi. E abbiamo cominciato a divertirci, giocando il nostro gioco nella maniera più semplice imparando a controllare le nostre emozioni.

Dopo gli ultimi campionati del mondo hai rivelato di avere una fidanzata. Come definisci, oggi, la tua sessualità?

Mi sento libera. Non voglio mettermi delle etichette.

Vogue.it

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