A distanza di cento anni dalla nascita di Leonardo Sciascia, una lettura che ne riflette il carattere e le scelte stilistiche. È quello che fa il documentario in onda stasera su Sky Arte alle 21.15. Diviso in quattro sezioni che riassumono il suo mondo biografico, letterario e politico – Sicilia, Politica, Religione, Giallo – attraversa i suoi luoghi e la sua opera, portando in primo piano il suo essere “alieno alle logiche italiche”, il suo essere “una anomalia” e una vera e propria disparità. Dallo Zolfo del grande Sertao siciliano fino a Parigi passando per Palermo e Roma. Il ‘maestro di Regalpetra’ è stato lo scrittore che racconta la mafia e il pensare mafioso, che la disossa e indica la strada ai giudici come Costa – “bisogna seguire i soldi” – ed è lo scrittore della grande polemica sull’antimafia, che porta Pirandello nel giallo e nella politica italiana, che analizza la comunità scientifica e che usa la Chiesa per raccontare il potere e il Mediterraneo. Ha come paragone Jorge Luis Borges per la costruzione di labirinti e la ricerca introspettiva dell’essere umano in ogni sua forma. Il documentario racconta questa capacità che convive con la dolcezza e i silenzi dello Sciascia uomo, dei suoi rapporti con la famiglia, gli amici, il panorama letterario e quello politico italiano degli anni di piombo – Aldo Moro diventa un suo personaggio – e della Sicilia delle prime grandi uccisioni mafiose. Ma c’è anche il fascismo, la nascita della Repubblica, il compromesso storico, e la Santa Inquisizione Spagnola. Sciascia va oltre il tempo, e riesce a farne romanzi-epilogo.
Scritto da Marco Ciriello, regia di Simona Risi, voce narrante Gioele Dix, gli Interventisono di Fulvio Abbate, Roberto Alajmo, Roberto Andò, Giuseppe Ayala, Emma Bonino, Fabrizio Catalano, Felice Cavallaro, Matteo Collura, Franco Cordelli, Giuseppe Leone, Emanuele Macaluso, Leoluca Orlando, Marcelle Padovani, Gaetano Savatteri, Anna Maria Sciascia e Antonio Sellerio.
Sciascia riesce a essere un estraneo a tutto quello che analizza, pur mettendo radici, rivelando trame, allestendo un lungo elenco di personaggi che ci rivelano verità mancanti alla nostra storia recente, configurando un’altra Sicilia e un’altra Italia. C’è lo Sciascia romanziere, lo Sciascia autorità morale, lo Sciascia difensore dei diritti civili e delle libertà, lo Sciascia politico, lo Sciascia polemista, e tutti confluiscono nella tranquillità della provincia siciliana, un paradosso, e da lì illuminano il resto della nazione.