Patty Pravo ha confessato di aver imparato a fare la spesa solo durante il primo lockdown: ecco le parole incredibili della cantante.
Bella, brava e senza tempo. Patty Pravo continua a far battere i cuori di milioni di persone, e a sorprendere con la propria voce e la propria personalità. Anche in questo periodo di grandi difficoltà per il Covid, la 72enne Nicoletta Strambelli non si arrende, e anzi sta approfittando del tempo libero per dedicarsi a varie attività. Ad esempio, ha scritto un nuovo libro fotografico, Minaccia Bionda, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Ma non solo: ha anche imparato a fare la spesa. Ecco l’incredibile confessione della ragazza del Piper.
Patty Pravo e la spesa durante il primo lockdown
Non può bastare un lockdown ad abbattere la Pravo. Come confessato all’Huffington Post, la cantante nei mesi più bui ha tenuto allenata la mente, ha letto molto, ha suonato, si è tenuta in contatto con gli amici, ha visto film e cartoni animati. E ha imparato a fare la spesa! Bloccata a Roma per l’intera quarantena, è uscita di casa solo per questa ragione: “Ho imparato a farla. Prima ogni tanto compravo qualcosa, ma non andavo quasi mai al supermaket“.
C’è sempre una prima volta anche a 72 anni. Nonostante la mascherina, però, i suoi ammiratori la riconoscono ancora: “La mia voce è quella che è. Saluto tutti e vedo i sorrisi delle persone dagli occhi: si vede più da lì che dalle labbra“.
Patty Pravo racconta l’esperienza in galera
Nei suoi anni d’oro Patty Pravo ha passato alcuni giorni in carcere. Nell’intervista rilasciata all’Huff Post, la cantante ha raccontato anche quell’episodio di certo curioso. In sostanza, la sua causa fu perquisita per delle intercettazioni telefoniche che vennero interpretate come riferite a un carico di droga, mentre la cantante in casa non aveva nulla, se non una quantità irrisoria di marijuana.
Portata in commissariato, fu comunque trattenuta per tre giorni a Rebibbia. Spiega la cantante di Ragazzo triste: “Furono giorni molto interessanti. Mi sono anche divertita. Essendo a posto, mi hanno fatto tutti le loro scuse. Ero da sola, in isolamento, mi levarono i lacci delle scarpe e la cintura, ma per fortuna mi lasciarono il golf di cashmere, perché c’era una fessura sopra la finestra. La cella era molto piccola e sporchissima, ai limiti della decenza, ma riuscii a dormire per qualche ora. Quando mi svegliai si era sparsa la voce tra le detenute che c’ero io in carcere. Spiegai che stavo lì per mezza canna e si misero a ridere”.
Mauro Abbate, Notiziemusica.it