“Oggi sono in grado di lavorare, fino a poco tempo fa no. Ora sto meglio, ma cinque emorragie cerebrali non passano senza lasciare il segno. Ho perso parte della memoria cognitiva e caratterialmente sono cambiata pur restando testarda e coraggiosa. Dopo il coma, non avevo più voglia di fare tv. Devo a Piero Chiambretti il fatto di avermi fatto tornare l’entusiasmo. ‘Provo una puntata, non so se sono in grado’, dicevo. Poi ci sono tornata sempre”. Alda D’Eusanio, iconica conduttrice Rai, si racconta in una lunga intervista al settimanale ‘Spy’ dopo il suo ritorno in televisione a ‘Chiambretti Matrix’ e a cinque anni dal terribile incidente che l’ha ridotta in coma.
Investita da una motocicletta mentre attraversava sulla strisce pedonali nel 2012, Alda è ora tornata in tv in veste di opinionista. Un ritorno che le ha portato fortuna con nuove occasioni: la conduttrice è infatti tra le candidate al ruolo di opinionista anche per la prossima edizione dell’Isola dei famosi. “È un’avventura che mi stuzzica – racconta a ‘Spy’ – perché sono curiosa di natura, tanto che ho fatto anche un provino per ‘Celebrity Masterchef’. Poi non mi hanno preso”.
La conduttrice si dice poi amareggiata per come è stata trattata dalla tv, e in particolare dalla Rai: “Quando torni dalla morte dopo il coma, impari a non perdere tempo nell’inutile chiacchiericcio, ma sono certa di aver dato molto di più di quello che ho ricevuto soprattutto dalla Rai. Ancora oggi persiste un veto alla mia presenza nelle trasmissioni della tv di Stato. E pensare che alla Rai ho dato molto e ricevuto molto poco, anche economicamente” .
Un pensiero va poi alla memoria del marito, il sociologo Alberto Statera, scomparso nel 1999: “Lo amo più di prima e la mia non è fede o follia. Sono una donna di dolore. E di dolore si può vivere, non si muore soltanto”.
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