Nella docuserie Robbie Williams, in uscita l’8 novembre su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), l’ex cantante dei Take That, 49 anni, ha ripercorso la “magica” storia d’amore vissuta all’inizio degli anni Duemila con la Spice Girl Geri Halliwell.
Come dichiarato da Williams nei filmati che ritraggono i due tra scherzi e tenerezze, la relazione gli aveva regalato i momenti più felici degli ultimi dieci anni, ma a causa del suo atteggiamento paranoico non si era evoluta in un legame più lungo e duraturo. La storia era iniziata in un momento difficile della vita del cantante, che allora frequentava gli Alcolisti Anonimi. “Ti suggeriscono di non intraprendere una relazione nel primo anno e lo capisco, non puoi nemmeno prenderti cura di un cactus, figuriamoci di qualcun altro”, ha dichiarato Williams, che aveva comunque accolto Halliwell. “Ma dovunque andassimo, i paparazzi erano là prima che arrivassimo. Momenti davvero privati e personali sono diventati proprietà pubblica”. Il cantante aveva addirittura maturato la convinzione che la compagna avesse stretto con i fotografi un accordo per concedere loro scatti da pubblicare sui tabloid: “Ora non penso che sia vero neanche per un minuto, ma in quel momento ci credevo. Ciò dimostra semplicemente cosa può fare alla tua psiche essere sotto i riflettori quando non puoi fidarti di nessuno”.
LUCI E OMBRE
La docuserie Netflix getta luce sui chiaroscuri della vita di Williams, per anni segnata da dipendenze e da problemi di natura emotiva. Uno dei filmati più significativi mostra il cantante colto da un attacco di panico durante un concerto a Leeds. Nonostante le condizioni di salute, Williams resta sul palco e la sera successiva si esibisce nuovamente. In un’altra occasione, l’ex Take That riflette invece sulla fortuna derivata dall’incontro con la moglie Ayda, sposata nel 2010, e dall’arrivo dei quattro figli Teddy, Charlie, Coco e Beau.