Fino al 16 febbraio 2020 in mostra l’avventura di Montparnasse
‘Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori delle collezioni Netter e Alexandre’ è la grande mostra che Livorno, città natale, dedica, fino al 16 febbraio 2020, al suo grande artista nel centenario della scomparsa al Museo della Città, nel quartiere Venezia.
L’esposizione, organizzata dal Comune insieme all’Istituto Restellini di Parigi, con la partecipazione della Fondazione Livorno, fa ammirare 14 dipinti e 12 disegni di Amedeo Modigliani (1884-1920), opere raramente visibili dal pubblico.
Tra quelle esposte c’è il ritratto Fillette en Bleu del 1918, il ritratto di Cham Soutine del 1916, il ritratto Elvire au col blanc e il ritratto Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne) del 1919. Dei disegni la Cariatide (blue) del 1913. Accanto alle opere di Modigliani, un centinaio di altri capolavori, anch’essi collezionati da Jonas Netter a partire dal 1915, opere rappresentative della grande École de Paris. Tra queste i dipinti di Cham Soutine come L’Escalier rouge à Cagnes, di Maurice Utrillo tra cui Place de l’église à Montmagny, rue Marcadet à Paris e Paysage de Corse. Poi Suzanne Valadon, Andrè Derain che con Le Grand Bagneuses ha realizzato un’opera considerata uno dei capisaldi dell’arte moderna e dipinti come St.Tropez, e Portrait d’homme di Mose Kisling, artista polacco che ci ha lasciato uno dei ritratti più emblematici proprio del collezionista Jonas Netter.
“E’ una mostra che segna un avvenimento molto importante – ha detto Marc Restellini – quello che volevamo pensando a una rassegna su Modigliani era lavorare su Livorno, sulle percezioni e condividere cos’è stato Modigliani a Parigi nel periodo dell’Avanguardia pensando che quella che è stata Parigi per Modigliani fosse nulla senza Livorno”.
“Il miracolo – ha aggiunto – si è prodotto per il centenario: la collezione Modigliani ha avuto molte richieste da tutto il mondo e siamo riusciti a farla qui: per me è un grande onore, meraviglioso che fosse fatta a Livorno”. Alla presentazione c’erano anche il sindaco Luca Salvetti, l’assessore alla cultura Simone Lenzi e il coordinatore del progetto Sergio Risaliti. “Ci sono appuntamenti che non si possono mancare – hanno detto Salvetti e Lenzi – e quello del centenario di Modigliani è uno di questi: dovevamo presentarci come città e ci siamo presentati. Un lavoro enorme, in due mesi ci siamo riusciti. Modigliani era livornese, a Livorno c’è nato ci ha vissuto e si è formato e noi abbiamo l’occasione storica di raccontarlo: lo sguardo che Modì portò a Parigi si è formato qui, sotto questo cielo”.
Ansa.it