C’è grande attesa per i nuovi dati di ascolto della radio che Ter – Tavolo Editori Radio, dopo una serie di rinvii e tentennamenti, ha annunciato per domani. “E’ noto che una serie di problemi metodologici hanno posticipato la raccolta dei dati facendo perdere la rilevazione dei primi tre mesi. Quella che Ter produrrà domani sarà quindi un dato trimestrale anomalo perchè manca dei primi tre dell’anno, accompagnato dalla rilevazione semestre composta da secondo e terzo trimestre 2017″, spiega Paolo Salvaderi, ad di Radio Mediaset alla presentazione di Capodanno in Musica, che sulla diffusione dell’audience radiofonica raffredda gli entusiasmi. “Il dati trimestrali arriveranno in visione per la prima volta agli editori. Dopodichè questi dovranno validarli e solo allora verrà composto il semestre che Ter potrà diffondere pubblicamente”.
Salvaderi fa quindi intuire un probabile slittamento della diffusione alla stampa anche se resta un mistero, qualora Ter decidesse di farlo, come avverrà visto che la società presieduta da Sinisi non si è ancora dotata di un sito web.
L’ad di RadioMediaset non sembra preoccupato dei dati Ter che domani avrà in mano. “Stiamo andando bene e sono molto fiducioso anche perchè abbiamo già raggiunto risultati tali da aver anticipato di due anni il piano industriale di integrazione presentato da Pier Silvio Berlusconi. E’ un grande orgoglio aver raggiunto così presto un risultato così importante, frutto di sinergie di gruppo, di acquisti mirati come Radio Subasio, dell’allargamento della copertura e di un grosso investimento sul fronte dei contenuti e penso solo agli ultimi arrivi Porro, Piroso e Leotta”.
Subasio, acquisita questa estate dalla famiglia Settimi per 25 milioni di euro, è stata determinante per l’equilibrio di RadioMediaset. “Copre bene l’area della musica italiana che mancava alla nostra proposta che con 101 è focalizzata sull’internazionale, con Virgin sul rock e con 105 ha un approccio più ampio. Subasio ci ha permesso una perfetta integrazione anche commerciale dopo la perdita della concessione di Radio Italia”. Radio Italia di cui recentemente Gedi e Rds si sono assicurati – seppur con modalità diverse – il 10% ciascuna. “Non commento quello che fanno altri gruppi anche se in generale non capisco cosa significhino le operazioni sul 10%. Noi quando entriamo sul mercato vogliamo il controllo”, chiude Salvaderi che annuncia una nuova iniziativa radiotelevisiva. “Tra giugno e luglio prossimi sul canale 157 del digitale terrestre lanceremo Virgin Tv. Avrà un format innovativo, diverso dalle altre radiovisioni, un mix di radio, native tv, interviste, programmi e tante altre cose”.
L’entusiasmo di Paolo Salvaderi si riflette anche sul fronte della raccolta pubblicitaria. “Il mezzo radio dovrebbe chiudere l’anno con una raccolta in crescita del 5%, mentre per noi di RadioMediaset va ancora meglio: dalle nostre emittenti ci aspettiamo infatti un incremento del 10-12%”.
Roberto Borghi, Primaonline.it