“Siamo amici come prima. È un Erasmus.” Damiano David, parlando a “Che tempo che fa“, ha discusso con Fabio Fazio della sua carriera solista e del periodo di pausa con i Maneskin. “Va tutto bene”, ha sottolineato, aggiungendo: “Dopo tanti anni, sono arrivato al punto in cui avevo la necessità di esprimere un aspetto diverso di me stesso, un lato che per anni ho nascosto. Diciamo che ho capito che per me l’amore è un punto di partenza, non un punto d’arrivo, quindi ho voluto ricostruire tutto partendo da questo. Sono estremamente felice.” Silverlines (primo singolo da solista, ndr) “parla del ritornare in un luogo positivo dopo tante difficoltà ed è stato uno dei primi pezzi che ho scritto. Si è rivelato quasi una premonizione perché in realtà è dove mi trovo oggi. Sono stati tre anni difficili, pieni di bellissime esperienze, ma occorre fare molti sacrifici”, ha aggiunto.
Ci si abitua al successo? “No, ci si abitua a praticarlo fisicamente perché fa parte del lavoro, ma non ci si abitua mai all’idea che ci siano migliaia di persone lì per te. Secondo me, un modo sano di viverlo è non abituarsi mai.” Dell’incontro con Mick Jagger, ha detto: “È straordinario, molto più sveglio di me. È gentilissimo, conosceva tutto di noi e ci ha ringraziato sul palco. È stata un’esperienza meravigliosa.” E sull’incontro con Bruce Springsteen: “È stata la serata più spaventosa della mia vita: dovevo cantare ed era la prima volta da solo, avrei dovuto fare una cover di Bon Jovi. Quando sono salito sul palco, mi sono trovato Bon Jovi, Springsteen e Paul McCartney davanti, con una singola luce su di loro. Ho pensato ‘mamma mia, sono sicuro di volerlo fare?’, poi l’ho fatto ed è andata bene. Bon Jovi mi aveva fatto i complimenti, è stato un gran piacere”.