Dal Freddo in “Romanzo Criminale” alla partecipazione in “Siccità” di Paolo Virzì: Vinicio Marchioni si racconta al vicedirettore Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo
È Vinicio Marchioni il protagonista della nuova puntata di Stories (LO SPECIALE), il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, l’attore si racconta in “Sono un artigiano”, in onda venerdì 7 ottobre alle 21 su Sky TG24 (in replica sabato 8 ottobre alle 21 e domenica 9 ottobre alle 15), sabato 8 ottobre alle 13 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand. Un viaggio nel suo cinema tra ricordi e personaggi: dal Freddo di Romanzo Criminale alla partecipazione in Siccità di Virzì. E poi il teatro, Vasco Rossi, il ricordo del padre, l’amore e una bottega dove lavorare il legno.
Nelle sale con Siccità, film di Paolo Virzì (una produzione Wildside, società del gruppo Fremantle e Vision Distribution in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video) Vinicio Marchioni fa parte del cast stellare che vede protagonisti anche Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi e Sara Serraiocco. «Una crisi idrica dalla quale si sviluppa un virus all’interno delle condutture di acqua, Roma è invasa di blatte e le persone fanno di tutto per avere un po’ di acqua, per annaffiare le piante ad esempio, per tenere “in vita” perché se non c’è acqua la vita non c’è – racconta Marchioni -. Questa siccità, questa aridità si ripercuote poi ovviamente nei sentimenti, nei rapporti, in tutto quanto. Paolo Virzì con questo film ha fatto un affresco meraviglioso di un’umanità che fa i conti con la propria siccità».
La chiacchierata di 40 minuti ripercorre alcune delle tappe fondamentali della vita e della carriera di Vinicio Marchioni. Dal Freddo, personaggio popolare interpretato in Romanzo Criminale la serie: «Michele Placido mi aveva visto durante uno spettacolo teatrale durante la preparazione del film Romanzo Criminale e mi ha fatto fare molti provini per questo ruolo, poi chiaramente Kim Rossi Stuart è uno dei più grandi attori che abbiamo e io non potevo assolutamente competere con lui. Però Michele poi si è ricordato di me e di quei provini». E quindi i ricordi di “20 sigarette”, “The place”, la serie su Alfredino Rampi e al teatro con “Zio Vanja” di Cechov e molto altro. Dirgli che è un artigiano: “Penso che sia il più grande complimento che mi si possa fare, grazie. Mi piace molto. Penso che il mestiere dell’attore sia artigianato proprio nell’accezione medievale di questo termine quando c’erano le corporazioni di arti e dei mestieri, quando gli artigiani crescevano con qualcuno più grande di loro, praticavano, crescevano lì». Ma anche perché: «ho la fortuna che il padre di mia moglie fosse un ebanista e restauratore straordinariamente bravo e abbiamo sotto casa tutto lo scibile possibile per lavorare il legno e quando ho la testa troppo piena e ho lavorato tanto sui set, mi rifugio lì».
E poi qualche passo indietro per raccontare un Marchioni bambino: “Ero una rottura di scatole sconvolgente. Ero arrabbiato sempre, molto nervoso, silenziosissimo, musone permaloso, introverso. Forse ero molto sensibile e questo era una protezione mi “impicciavo” molto di più di oggi, ero balbuziente devastante e quindi forse mi rifugiavo in delle grandi protezioni». E il ricordo del padre: “E’ un’avventura la vita di mio padre. Era un uomo a cui piaceva tanto la libertà, perché forse non l’aveva mai avuta per le necessità di lavorare da quando era piccolino. Non si è goduto niente nella vita, ha lavorato sempre, passando dal segretario personale del Presidente del Senato al comprarsi un camion per fare l’autotrasportatore. Un pazzo vero. Poi purtroppo un male se l’è portato via giovanissimo e mi porto dietro la sua umanità. C’ho combattuto molto. C’ho messo molti anni a fare pace con la sua assenza e con il fatto che sai, quando non ci parli tanto e vanno via così presto ti rimane un vuoto».
L’incontro con Vasco nel video di “Un mondo migliore”: «Abbiamo parlato tanto del futuro con lui, parlando di figli, di essere padri e di essere figli del mondo. Lui c’ha sempre tenuto, durante quei due giorni di lavoro, a ricordare a tutti l’importanza di divertirsi perché lui è uno che si diverte tantissimo ancora e questo è bellissimo.Lo vedi quando fa le prove dei concerti. Ho avuto la fortuna di vedere anche le prove di Modena Park ed era impressionante perché sembrava la prima volta che un musicista entrava in una sala prove, si divertiva come un bambino con la consapevolezza della conoscenza della professione che ha lui. E’ stata un’esperienza enorme per me».
E il primo incontro con la moglie, l’attrice Milena Mancini: “Al provino di romanzo Criminale la seconda serie, Milena era stata provinata per un ruolo che aveva molto a che fare con il personaggio che interpretavo io. Sono entrato nell’ufficio, prima di entrare nella sala dei provini, e c’era questa ragazza con dei fuseaux anni ’80 fluo rosa shocking con una capigliatura leonesca riccissima, milioni di capelli con un’energia straordinaria ma contemporaneamente una solitudine. Stava tutta da una parte, tutta chiusa come se non volesse comunicarla questa energia esplosiva e tenersela un po’ per sé. Questa è stata la primissima sensazione che ho avuto e poi durante 13 anni che stiamo insieme, era giusta quella sensazione».
Durante la messa in onda dell’intervista comparirà un QR Code che permetterà, inquadrandolo con la telecamera del proprio smartphone, di accedere a una serie di contenuti speciali dedicati all’artista, disponibili sul sito skytg24.it. Tutte le interviste di “Stories” sono anche proposte tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it e sulle principali piattaforme di podcasting.