È scomparso Sergio Mendes, il celebre re della Bossa Nova. L’artista aveva 83 anni. Pianista, compositore, cantante e arrangiatore innovativo e influente, è stato uno dei primi artisti crossover del Brasile, una figura distintiva del genere che lo ha reso popolare negli Stati Uniti. Mendes è deceduto oggi in un ospedale di Los Angeles, secondo quanto riportato dal New York Times. Non sono state fornite informazioni ufficiali sulle cause della morte, sebbene di recente avesse sofferto di Long Covid.
Mendes “si è spento serenamente”, secondo una dichiarazione della famiglia diffusa alla stampa americana. “Sua moglie e partner musicale da 54 anni, Gracinha Leporace Mendes, era al suo fianco, insieme ai loro figli affettuosi. Mendes si è esibito per l’ultima volta nel novembre 2023 con il tutto esaurito e un entusiasmo travolgente a Parigi, Londra e Barcellona. Negli ultimi mesi la sua salute era stata compromessa dagli effetti di un lungo periodo di Covid”. Con 35 album e tre Grammy, Mendes ha contribuito a rendere popolare la Bossa Nova negli anni ’60, tourneeando con Herb Alpert e Frank Sinatra.
Nato l’11 Febbraio 1941 a Niteroi, in Brasile, Mendes studiò pianoforte classico fin da piccolo. Il suo crescente amore per il jazz lo portò a iniziare a suonare nei locali notturni negli anni Cinquanta, parallelamente all’emergere della Bossa Nova. Incise dischi con Cannonball Adderley e Herbie Mann negli anni ’60, decennio in cui si trasferì negli Stati Uniti. Dopo aver pubblicato due album come “Sérgio Mendes” e “Brasil ’65” che ottennero scarso successo commerciale, con il suo gruppo Brasil 65 reclutò due cantanti americane, Lani Hall e Bibi Vogel, per cantare in inglese, e ribattezzò la band Brasil ’66, con la quale registrò “Sergio Mendes and Brasil ’66”: prodotto da Herb Alpert, l’album divenne disco di platino grazie anche al successo del singolo “Mas que Nada”, che Mendes avrebbe nuovamente registrato nel 2006 con i Black Eyed Peas.
Nel 1968 Mendes raggiunse un pubblico più ampio quando eseguì “The Look of Love” durante la trasmissione televisiva degli Academy Awards, e la versione dei Brasil ’66 della canzone raggiunse la Top 10 negli Stati Uniti. Questo brano fece di Mendes una star che si sarebbe esibita per i presidenti americani Lyndon B. Johnson e Richard Nixon e all’Esposizione Universale del Giappone nel 1970.
Durante gli anni ’70 e ’80 Mendes registrò per diverse case discografiche e tornò al successo nel 1983 con “Never Gonna Let You Go” con i vocalist Joe Pizzulo e Leza Miller. Nel 1984 ebbe un successo con “Alibis”. Dopo un lungo periodo di oblio e alterne fasi, Mendes ritornò alla ribalta nel 2006 con l’album “Timeless”, che comprendeva collaborazioni con artisti come i Black Eyed Peas (per il remix di “Mas que nada”), Erykah Badu, Black Thought, Chali 2na, India.Arie, John Legend, Justin Timberlake, Q-Tip, Stevie Wonder e Pharoahe Monch. Nel 2008 era tornato in auge con il singolo “Funky Bahia” (tratto dall’album “Encanto”) nato anche dalla collaborazione con Will.i.am e Siedah Garrett. Nel 2009 Mendes aveva collaborato all’album di Jovanotti “Safari”, partecipando come arrangiatore e pianista al brano “Punto”, sesto singolo estratto dal disco.