Elvis, aumentano le visualizzazioni dei video di Presley grazie al film

Elvis, aumentano le visualizzazioni dei video di Presley grazie al film

Il biopic diretto da Baz Luhrmann ha aumentato in maniera significativa le views dei video del re del Rock ’n’ Roll su Vevo, come fa sapere la piattaforma. Si parla di visualizzazioni delle canzoni del 1968 del celebre concerto trasmesso in TV, comunemente chiamato “Comeback Special”. I brani mostrano un interesse di cinque volte superiore rispetto ai dieci weekend prima del debutto della pellicola

Questo è l’anno in cui tornano a scalare le classifiche canzoni che non si sentivano da decenni. Ma se fino a ora si è parlato soprattutto del revival degli anni ’80 – fenomeno che si deve alla stagione numero 4 della serie televisiva “Stranger Things” – adesso si tratta di riesumare canzoni degli anni ’60.

Ci riferiamo alle hit di The King, il mitico Elvis Presley che è tornato a essere ancora più mitico grazie all’uscita del biopic diretto da Baz Luhrmann. Il Re del Rock ’n’ Roll è attualmente in auge sulle piattaforme di streaming video, dove si stanno registrando dati sorprendenti che attestano l’aumentato interesse del pubblico nei confronti dei brani dell’artista.

Il successo della pellicola intitolata “Elvis” (e intitolata a Elvis, anche) ha aumentato in maniera significativa le views dei suoi video su Vevo, come fa sapere la piattaforma. Si parla di visualizzazioni delle canzoni del 1968, specialmente quelle con cui il cantante si è esibito nel cosiddetto “Comeback Special” (concerto trasmesso in TV, sulla NBC, nel giugno 1968. Il nome ufficiale sarebbe “Singer Presents … Elvis”). Views cinque volte superiori rispetto al weekend di apertura in cui ha debuttato la pellicola biografica.

“If I Can Dream” e “Jailhouse Rock” in particolare sono i brani live del suo Comeback Special a essere stati presi d’assalto dal pubblico di Baz Luhrmann.
Invece in generale è quello di “If I Can Dream” il video musicale di Elvis più visto su Vevo durante il fine settimana, seguito da “Can’t Help Falling in Love” e “Suspicious Minds”.

A essere interessato alla quintuplicazione dell’interesse per Presley pare sia soprattutto il mercato statunitense: proprio negli States sono aumentate di cinque volte.

IL VIDEO PIÙ VISTO SU VEVO

Elvis si è fatto conoscere sia dai suoi contemporanei sia dei posteri grazie a video musicali ufficiali e filmati di performance dal vivo.
Il materiale dedicato a questo leggendario musicista da sempre abbonda in rete, eppure dovevamo aspettare il film biografico di un altro leggendario artista – questa volta un cineasta – per riscoprire questo prezioso materiale online.

I dati condivisi da Vevo mostrano che il video più visto di Elvis durante il fine settimana è stato “If I Can Dream”. Uscito nel 1968, è uno dei brani che Elvis ha cantato nel concerto televisivo sulla NBC.
Il motivo di questo successo con focus particolare sul “Comeback Special”? C’entra ancora una volta il film di Luhrmann.

IL CONCERTO “COMEBACK SPECIAL” È IL GRANDE PROTAGONISTA DEL BIOPIC

Il biopic replica nei minimi dettagli il “Comeback Special” del ’68 e la performance è considerata un momento straordinario.
Per questo le visualizzazioni negli States dei video targati “Comeback Special”, come l’esibizione di Elvis in “Jailhouse Rock”, sono quelli interessati dall’aumento di views durante il weekend di apertura del film rispetto ai dieci fine settimana precedenti.

IF I CAN DREAM, LA PRIMA CANZONE A CONTENUTO SOCIALE CANTATA DA PRESLEY

“If I Can Dream” è un brano musicale scritto da Walter Earl Brown, reso immortale da Elvis Presley.
Si tratta della prima canzone a contenuto sociale cantata da Presley, con riferimenti a Martin Luther King e al suo celebre discorso sull’eguaglianza razziale (I Have a Dream).

Il brano venne registrato da Presley nel giugno 1968, due mesi dopo l’assassinio di Martin Luther King. La registrazione venne proposta al pubblico come gran finale dello speciale tv che ha segnato il ritorno sulle scene di The King.

“If I Can Dream” fu pubblicata come singolo nel novembre 1968. Rimase ben salda nella classifica di Billboard Hot 100 per 13 settimane, raggiungendo la dodicesima posizione, con più di un milione di copie vendute negli Stati Uniti.

Ricordiamo inoltre che “If I Can Dream” è la cover che i Måneskin fanno di The King, di cui è recentemente uscito il singolo. Che sia anche questo uno dei motivi del successo?

ANCHE IL CORTO “A BOY FROM TUPELO” PRESO D’ASSALTO

Anche il cortometraggio “A Boy From Tupelo” è stato interessato da un enorme picco di spettatori in queste settimane. Più di 22 volte i numeri normali, per via di chi ha guardato al cinema il biopic e vuole approfondire, cercando in rete un rapido aggiornamento sulla storia di Elvis.

“Vevo ospita alcuni dei video musicali e dei video di performance dal vivo più iconici del mondo”, afferma Evelyn Swiderski, Direttore delle comunicazioni di Vevo. “Un esperto Vevo può parlare di queste tendenze, in particolare per quanto riguarda la nostalgia, il valore dei vecchi video musicali, il modo in cui i vecchi video musicali sono ancora monetizzati oggi e altro ancora”.

LE RICOSTRUZIONI CINEMATOGRAFICHE DI PERFORMANCE REALI AUMENTANO L’INTERESSE

Il successo del film di Baz Luhrmann è stato tale (anche in confronto a colossi di successo mega, come “Top Gun: Maverick” assieme a cui “Elvis” è uscito) da rendere comprensibile il fenomeno dell’innalzamento stratosferico di visualizzazioni di materiale “elvis-centrico”.

Inoltre, come nota il giornalista Jon Lafayette sul magazine americano NextTv, “quando un film ricrea una scena iconica, i fan si divertono a tornare indietro e guardare l’originale per confrontare la precisione”.

LA MUSICA DI ELVIS TORNERÀ A SCALARE LE CLASSIFICHE?

La domanda che molti si stanno ponendo ora è se le hit di Elvis saranno interessate dalla stessa parabola di rinascita di Running Up That Hill di Kate Bush e Master of Puppets dei Metallica (brani di quasi quarant’anni fa tornati nelle top ten su Spotify e Apple Music grazie alla quarta stagione di “Stranger Things”, che li ha inglobati non solo nella colonna sonora ma addirittura nella diegesi: il pezzo di Kate Bush spezza l’incantesimo di Vecna su Max, mentre il classico metal è quello che Eddie suona in un assolo scaccia-pipistrelli).

Ma quindi la musica di Elvis vedrà un aumento generale dell’ascolto? Nel dubbio, Cinedigm (società di intrattenimento americana con sede a Los Angeles) ha lanciato un canale no-stop dedicato a Elvis Presley, con le sue parabole musicali e cinematografiche trasmesse 24 ore su 24, in collaborazione con la Elvis Presley Enterprises (la società che gestisce l’eredità di Elvis).

Molti sono convinti che Elvis tornerà nelle charts. “Nelle prossime settimane, sarà interessante vedere se i giganti dello streaming come Spotify e Apple Music noteranno un aumento dello streaming musicale di Elvis”, sottolinea Jon Lafayette su NextTv.

Se il catalogo di Elvis Presley di Vevo ha ricevuto una grande spinta dall’uscita del film, perché mai non dovrebbe accadere lo stesso sulle piattaforme di streaming musicale? In realtà nell’aumento dei video c’è lo zampino della curiosità dello spettatore: confrontare finzione e realtà, ricostruzione cinematografica e show reale del ’68 stimola il pubblico ad andare a setacciare la rete alla ricerca dei filmati d’archivio.

IL FILM

Veniamo ora a “lui”: il film. “Elvis” è il biopic che vede Austin Butler nei panni del Re del Rock ‘n’ Roll, affiancato da Tom Hanks nella parte del manager del cantante, il Colonnello Tom Parker. Buona parte della pellicola si concentra sullo speciale live televisivo del 1968, ricostruendolo nei minimi particolari.

MANCAVA SOLO IL BIOPIC SU ELVIS

“In un’epoca in cui leggende dell’industria musicale come Freddie Mercury, Elton John, Eazy-E, Aretha Franklin, Ray Charles e Johnny Cash hanno avuto tutte le storie delle loro iconiche carriere raccontate sullo schermo, era solo questione di tempo prima che lo stesso Re del Rock ‘n’ Roll Elvis Presley ricevesse il suo vero film biografico sul grande schermo”, ha scritto il giornalista Nate Richard sul magazine statunitense Collider. 
Lo stesso Richard ci ricorda che questa non è la prima volta in cui la storia di Elvis viene trasposta sullo schermo, tuttavia si tratta della prima sul grande schermo: nel 1979 un film biografico per la televisione è stato diretto da John Carpenter, con protagonista Kurt Russell nei panni dell’icona della musica.

Ma una pellicola mainstream non era ancora arrivata. E chi meglio di Baz Luhrmann, il regista dietro Moulin Rouge!, Romeo + Giulietta e Il grande Gatsby, avrebbe potuto affrontare la storia di Presley? Domanda retorica.  


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