‘Amazing Grace’ strappa applausi al Teatro Antico
Era già successo all’ultima Berlinale, tutti a pregare e battere le mani in omaggio alla voce divina di Aretha Franklin protagonista di ‘Amazing Grace‘ docu sul leggendario album della Franklin, realizzato nel gennaio del 1972 con il Southern Community Choir e il reverendo James Cleveland nella New Temple Missionary Baptist Church a Los Angeles. Ma ieri sera Amazing Grace, ha avuto come palcoscenico il Teatro Antico di Taormina e così i ripetuti applausi, a fine di ogni canzone da parte di un pubblico sotto le stelle, ricordavano in tutto per tutto quelli di un concerto live. Potenza di uno straordinario film – firmato da Alan Elliott, ma i cui materiali furono girati all’epoca da Sidney Pollack – che racconta senza alcun commento, il ritorno della regina del gospel da dove era partita, ovvero da quella chiesa dove Aretha e le sue due sorelle, Carolyn ed Erma, intrattenevano i fedeli del padre, il famoso predicatore battista C.L. Franklin. E questo prima che la cantante diventasse un’icona del soul e del R&B e quando aveva già all’attivo brani come Respect, I Say a Little Prayer, (You Make Me Feel Like a) e Natural Woman. Nel documentario tanti brani di questo album (il disco gospel di più successo di tutti i tempi), tra cui una straordinaria versione di undici minuti di Amazing Grace, ma anche Never Grow Old, la straordinaria Wholy Holy e la corale Climbing Higher Mountains. Oltre la voce straordinaria di Aretha (lo Stato del Michigan l’ha dichiarata “una meraviglia della natura”) nel documentario il contesto della performance parla ancora con più forza. Si vede infatti un pubblico scatenato che si alza, balla, urla e mima le frasi delle canzoni-preghiera al ritmo incessante della musica estatica dell’orchestra e, da contraltare, un coro altrettanto anarchico, stranamente seduto e che, di volta in volta, si muove all’unisono e poi, subito dopo, si ritrova in preda al più sfrenato individualismo. Nel concerto compare poi il padre della cantante, C.L. Franklin, predicatore e grande voce gospel e, a sorpresa, due giovanissimi Mick Jagger e Charlie Watts dei Rolling Stones in città per registrare l’album Exile On Main Street. Il docu ‘Amazing Grace’ per ora non ha nessuna distribuzione italiana, un vero peccato perché, oltre al valore del concerto, resta una straordinaria fotografia di un mondo che sembra molto più lontano di quanto sia in realtà. Infine, ecco la prima fulminante strofa di Amazing Grace: “Incredibile grazia, dolce suono che ha salvato un disgraziato come me… Ero perso ma ora mi sono ritrovato. Ero cieco, ma adesso vedo…”.
Francesco Gallo, Ansa