Il 2017 segna il sessantesimo anno della carriera di Ennio Morricone, il due volte premio Oscar che con la sua musica ha fatto la storia del cinema, tanto da essere considerato il più grande compositore cinematografico vivente al mondo con i suoi 3 Golden Globe, 10 David di Donatello, 10 Nastri d’argento, 6 Bafta e 1 Grammy Award. E il noto direttore di orchestra e compositore romano, classe 1928, dirigerà le sue musiche per il cinema in uno spettacolare concerto nella Capitale, che approderà nel cuore del Foro Italico il 7 luglio, alle ore 21. Al suo fianco l’orchestra Roma Sinfonietta accompagnata da un coro di 75 elementi. La data fa parte della tournée ‘60 Years of Music World Tour’ e prevede l’esibizione della leggenda del fado portoghese, Dulce Pontes. I precedenti concerti della tournée – che in Italia farà tappa anche a Lucca (9 luglio), Caserta (11 luglio) e Verona (30 e 31 agosto) – hanno registrato il tutto esaurito ovunque in Europa. Il Maestro Morricone finora si è esibito davanti a circa 400.000 persone in 30 diverse città europee.
Non solo musica. Il maestro Morricone ha scelto di devolvere in beneficenza i proventi del concerto di Roma al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico per sostenere la ricerca sulle cellule staminali per le malattie degenerative dell’apparato motorio. Morricone è stato paziente della struttura nell’agosto 2015 quando, a seguito di una caduta, si ruppe il femore e fu operato con successo dal prof. Vincenzo Denaro, ordinario di Ortopedia e Traumatologia.
“Era il 7 agosto 2015 – ricorda il prof. Denaro, primario emerito presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico – l’operazione andò a buon fine e il Maestro Morricone, preoccupato fino a quel momento per un concerto che avrebbe dovuto tenere a Verona un mese dopo, salì sul palco dell’Arena il 10 settembre come da programma. Da allora è nato un forte legame con il Policlinico. Da qui la decisione di Morricone, che ringrazio per la sua sensibilità, di aiutare la nostra ricerca sulle cellule staminali nel trattamento delle malattie degenerative della colonna vertebrale, e lenire il dolore di chi ne è colpito. Stiamo parlando di malattie che hanno un denominatore comune, ovvero l’usura del disco intervertebrale, la struttura più importante della colonna”.
L’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha pubblicato, sulla rivista americana Stem Cells, i risultati scientifici ottenuti dalla sperimentazione di concentrato piastrinico e cellule staminali adulte (mesenchimali) nella rigenerazione biologica dei tessuti. Il decorso post-operatorio dei soggetti trattati con l’utilizzo associato di queste due sostanze autologhe, ovvero prelevate dall’organismo stesso del paziente, ha mostrato i vantaggi che può dare la medicina rigenerativa nel risolvere danni e perdite di funzioni di osso, cartilagine, tendini e legamenti, riducendo la necessità della loro sostituzione con protesi.
Per ottenere la quantità di cellule staminali mesenchimali necessarie alla terapia di rigenerazione tissutale, partendo dal numero limitato estraibile dal midollo osseo del paziente, si può procedere alla loro espansione in vitro in speciali laboratori, denominati cell factory. “Ma la disponibilità di cell factory nelle strutture ospedaliere è ancora limitata – sottolinea il prof. Denaro – Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico punta ad avere una cell factory in casa proprio dove effettuare la rigenerazione cellulare. A breve inizieremo la sperimentazione su 15 casi umani nei prossimi 2 anni, in collaborazione con altre università, all’interno di un progetto multicentrico internazionale. Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni e per questo puntiamo a raggiungere un obiettivo, quello di creare un ambiente di riproduzione cellulare, dal costo di 300.000 euro. A cui, in parte, il concerto del Maestro Morricone, contribuirà”.
Il Mattino